L’escursione, a carattere storico-naturalistica, si svolgerà lungo antichi sentieri sui primi rilievi delle Prealpi Giulie.
DISLIVELLO: m 200 ↑↓
DIFFICOLTÀ: E
LUNGHEZZA: km 5.5
DURATA: h 2.5
Dalla piazza Municipio di Montenars (luogo di arrivo delle corriere), dopo un breve tratto di avvicinamento su asfalto, si scende lungo il “troi di Fese” percorrendo un antico tracciato e, dopo aver attraversato un rio, incontreremo il roccolo dal Puestin (roccolo del postino).
Proseguendo imboccheremo il “troi da Riul” e visiteremo il roccolo di Pre Checo. E’ una struttura di notevoli dimensioni che apparteneva alla famiglia di Francesco Placereani, detto Pre Checo, presbitero, letterato e cultore della lingua friulana, ma anche appassionato uccellatore.
Attraverseremo poi l’antico borgo di Plazzaris per chiudere l’anello.
È una facile escursione ai piedi delle Prealpi Giulie, immersi nella natura alla scoperta di antiche uccellande chiamate “roccoli” che alcuni proprietari continuano a potare e gestire come veri e propri giardini.
Trattasi di ampie strutture costituite da doppi filari di carpino bianco collegati ad arco con altre opere nascoste tenute in perfetta efficienza dedicate dagli inizi del 900 all’aucupio, vietato dal 1992.
Sorti tra il XIX -XX sec., a sud del monte Cjastellirs, in corrispondenza delle rotte migratorie degli uccelli, sono strutture atte alla loro caccia.
Vi era installato un sistema di “spavento” costituito da corde e cerniere che catapultava una lunga frasca sopra il roccolo provocando un forte rumore. Gli uccelli impauriti, nella fuga volavano orizzontalmente e rimanevano intrappolati nelle reti poste lungo il perimetro.
Restano queste splendide architetture vegetali molto particolari che meritano essere visitate e conosciute come parte integrante del paesaggio di fondo valle a testimonianza del fatto che il paesaggio di Montenars è stato costruito dai suoi abitanti, che l’hanno modellato e adattato alla necessità di colmare le carenze
alimentari in una fase storica difficile.
I sentieri che percorreremo sono caratterizzati da tratti con muri in pietra a secco patrimonio culturale immateriale UNESCO.
Progetto finanziato con il sostegno della Fondazione Friuli
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