La sezione alpinistica della biblioteca della SAF “Arturo Ferrucci” è disponibile e consultabile presso la sede sociale; esibisce le opere di narrativa di montagna, le guide (di arrampicata, escursionismo, scialpinismo) e i manuali, aggiornate annualmente con continue acquisizioni per soddisfare le esigenze dei soci e per mantenere il più possibile completa la dotazione.
Vi troviamo oltre 4.000 volumi che spaziano dalla fine dell’800 ad oggi, 200 video, ma anche tutti i fascicoli delle riviste italiane di settore (come Meridiani Montagne, Pareti, UP Climbing) e le testate dei periodici delle principali istituzioni di montagna e delle sezioni del CAI.
I VOLUMI PRESENTI SONO CATALOGATI IN DATABASE INFORMATICO E SONO CONSULTABILI IN RETE GRAZIE A CAISiDoc, il Catalogo Unico dei beni culturali del Museo Nazionale della Montagna e delle Biblioteche sezionali del CAI che aderiscono al progetto (oltre un centinaio). Nel sito è possibile interrogare il patrimonio anche della nostra biblioteca ed effettuare ricerche per titolo, autore o soggetto.
Il valore della biblioteca è accresciuto dai lasciti che ci sono pervenuti nel corso del tempo da molti illustri soci della SAF, fra cui ricordiamo in particolare le eredità di Gian Battista Spezzotti e Oscar Soravito, comprensive dei diari alpinistici, articoli, cartoline, foto e lettere di corrispondenza. Ultimo in ordine di tempo è l’acquisizione del Fondo del nostro illustre socio Marino Tremonti, mancato nel 2020: oltre 400 opere monografiche di grande pregio, di alpinismo e viaggi sulle montagne del mondo risalenti fino alla fine dell’800, oltre a collezioni di numerose testate di riviste e annuari storici italiani e stranieri.
Nel corso degli ultimi decenni la biblioteca è diventata il giovedì sera il punto di incontro fra tutti gli appassionati di montagna, che hanno qui l’occasione per confrontarsi e aggiornarsi, scambiarsi le impressioni della montagna “vissuta” e consultare le riviste e le guide utili per programmare le ascensioni. Oltre ad avere la possibilità, come soci, di prendere a prestito tutte le opere di narrativa e di manualistica e un discreto repertorio di video.
Responsabili della Biblioteca: Claudio Mitri, Oscar Zuliani.
La biblioteca è aperta il GIOVEDI’ SERA dalle 21.00 alle 22.30. In altre giornate è possibile accedere previo accordo: informazioni allo sportello o via e-mail a segreteria@alpinafriulana.it
La sostanziosa parte storico-scientifica è invece depositata con comodato presso l’attuale sede di via delle Scienze della Biblioteca Scientifica e Tcnologica dell’Università di Udine. Essa consta di oltre 7000 opere monografiche acquisite in un secolo di storia a partire dagli anni ’70 dell’800, alcune anche di gran pregio, riguardanti le scienze naturali, opere storiche e classiche, rarità bibliografiche, annuari, oltrechè quasi 5000 miscellanee e opuscoli di vario genere. Inoltre circa 2750 carte geografiche anche antiche e quasi 400 testate di periodici per complessive 12000 annate.
Il patrimonio, catalogato in schede cartacee, è consultabile in loco rivolgendosi al Banco prestiti della Biblioteca o scrivendo a scienze@uniud.it. E’ in corso il progressivo riversamento nel sistema informatico di Ateneo, già visualizzabile sul medesimo sito universitario.
L’archivio storico documentale della SAF è in fase di riordino e catalogazione ed è consultabile su richiesta. Comprende materiale documentale risalente al periodo tra il 1880 ed il 1974 (anno del centenario), inventariato e suddiviso in quindici sezioni e 608 unità archivistiche. Sono contenute notizie con verbali di assemblee, corrispondenza, statuti, gestione patrimoniale, libri rifugio, libretti personali delle guide alpine, libri di vetta: insomma una vera miniera di dati, nonostante le lacune provocate nel tempo da profuganza, traslochi e gestioni non attente, a disposizione degli studiosi della montagna. L’archivio in questo periodo è stato incrementato da soci che in tal modo hanno voluto ricordare la loro militanza all’interno della SAF, evitando così di perdere la memoria e la dispersione del materiale stesso (importante è il deposito dell’archivio di Oscar Soravito, l’archivio fotografico di Francesco Zani e di Antonio Ferrante).
Notevolissimo interesse storico riveste anche l’archivio fotografico della SAF, 2424 immagini della montagna e della società friulana riprese fra il 1870 e il 1970, gestito dai Civici musei e gallerie di storia e arte di Udine. E’ possibile visionare on line tutte le foto del fondo digitalizzate, nella sezione Beni Fotografici del sito dell’IPAC, che gestisce il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
Referente per l’archivio storico: Umberto Sello
BIBLIOTECA SOCIALE “ARTURO FERRUCCI” La biblioteca della Società Alpina ha una storia ultracentenaria, nascendo nel lontano 1874 contestualmente alla fondazione della sezione friulana del CAI a Tolmezzo e all’uscita della prima pubblicazione periodica sociale (Dal Peralba al Canino, precursore di quello che dal 1890 diventerà il nostro In Alto). Di lì a poco, nel 1879 si istituisce la sede di Udine della Società Alpina Friulana, ed in essa prende a funzionare il Gabinetto di Lettura, che diventa in breve tempo punto di riferimento per l’universo culturale e scientifico friulano, e non solo nel settore alpino. La qualità delle opere – libri, periodici italiani e stranieri, atlanti e carte geografiche – è infatti di assoluto valore, non solo alpinistico ma anche e soprattutto scientifico e letterario, se pensiamo solo ai nomi dei primi presidenti dell’Alpina, docenti universitari di chiara fama come Giovanni e Olinto Marinelli, Torquato Taramelli, Pier Silverio Leicht, Ardito Desio, Michele Gortani. La biblioteca ha avuto una storia immancabilmente travagliata, soprattutto durante le due guerre mondiali, con prelievi “forzati” durante l’occupazione, bombardamenti, nonché trasferimenti di sede con traslochi incauti e problemi logistici vari. Con il secondo dopoguerra il patrimonio viene profondamente riorganizzato e la Biblioteca viene intitolata alla memoria del bibliotecario e alpinista friulano Arturo Ferrucci. Parallelamente, nell’impossibilità di impiegare le risorse economiche ed umane in un ambito così vasto, è andata esaurendosi la componente scientifica della biblioteca, che si è via via concentrata nella sfera alpinistica, più strettamente di sua competenza. Peraltro alla fine degli anni ’70, per ovviare anche ai cronici problemi di spazio e allo scopo di permetterne una più ampia consultazione, le sezioni storico-scientifiche del patrimonio, unitamente a tutta la cartografia, sono state trasferite all’Università di Udine, dove, nuovamente inventariate e in corso di catalogazione digitale, tutt’ora risiedono presso la Biblioteca Scientifica e Tecnologica. Nella sede sociale della SAF rimane consultabile tutta la parte alpinistica. Ulteriori notizie storiche sul sito dell’Università di Udine.