In questa pagina trovate tutte le escursioni organizzate della Commissione Escursionismo, dal Gruppo Seniores e dalla Comitato Scientifico e dal Gruppo Alpinisti Sciatori per l’anno 2023.
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Foto e i programmi delle escursioni degli anni passati: 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022, 2023
Non ci sono eventi in programma.
Dinamiche dell’evoluzione del “Bacino Giulio” e delle megafrane sottomarine in epoca eocenica
Noi andremo a visitare una grande cava di Pietra Piasentina, grazie alla disponibilità della ditta Julia Marmi, che ci fornirà un accompagnatore. La cava è all’aperto, in un’area recintata di 60 ettari, molto interessante anche dal punto di vista faunistico e vegetazionale. Il nome Pietra Piasentina non deriva dal dialetto veneto-udinese “la piera che la piase” come da molti ritenuto, ma con maggior probabilità dal fatto che nella provincia di Piacenza esistevano cave fin dal XIV secolo, quindi le cave piacentine in veneto sono diventate piasentine e la pietra ricavata pietra piasentina. Tale pietra è caratteristica delle Valli del Natisone, trattandosi di un’arenaria formata da gigantesche frane sottomarine nell’allora Bacino Giulio, durante l’epoca Eocene (periodo Paleogene, era Cenozoico: circa 55-35 milioni di anni fa). Solitamente le parti più massicce si depositavano alla base dello strato/letto e poi man mano le brecce e brecciole più fini si posavano sopra, man mano che la corrente originata dalla frana riduceva la sua energia.
La Piasentina è una pietra che si presta a molti usi, non solo in edilizia, può essere levigata e, a seconda della lavorazione, la sua lucidatura può dare diverse sfumature. Con le moderne attrezzature si riesce a ricavarne una vastissima serie di oggetti di arredamento e d’arte.
Dislivello: 200 m
Durata: 3,5 ore soste comprese
Coordinatori: R.Paganello, G.Zanuttigh e D.Cleri (UD CSS – Comitato Scientifico)
Specialisti presenti: Maria Grazia Laurino, Maurizio Ponton
Abbiamo dovuto cercare un’alternativa all’escursione prevista perché i sentieri che avremmo dovuto percorrere sono già ghiacciati o innevati. L’anello del Canal del Grivò, nelle Prealpi Giulie, vicino a Faedis svela un ambiente magico di grande bellezza che apre scorci straordinari su borghi incantati, come Clap o come Stremiz, magistralmente restaurato dopo il terremoto. Alla fine della passeggiata avrà luogo la tradizionale SIARADE SENIORES con un incontro conviviale presso l’agriturismo ” Non solo cicciole” a Gradischiutta.
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Dislivello: +/- 490 m
Durata: h. 4.00 ore (soste incluse) 8 km
Coordinatori: A. Nonino A. Pasqualotto
UD SEN – Gruppo Seniores
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto: A. Nonino Gr.Seniores SAF CAI
Giovedì 7 DICEMBRE alle ore 20.30 nell’auditorium di Pasian di Prato, FRANCO GIONCO ci racconta della sua PASSIONE BIANCA, con gli sci sulle nevi di sette continenti.
Scialpinismo, viaggi, avventura in tutti i continenti ed in tutte le stagioni, collaborazioni con varie riviste specializzate e reportage di sci e avventura da tutto il mondo (U.S.A., Canada, Sud America, Nuova Zelanda, Africa, Giappone, Australia ed Asia), questo è il quotidiano di Franco Gionco. Mettersi in cammino è spesso per Franco Gionco l’urgenza di chi non vuole che la propria vita si consumi a dispetto della conoscenza: viaggiare, sciare sono molto più che una professione, sono un autentico stile di vita, un mezzo per raccontare emozioni e ambiente. E’ autore di numerose pubblicazioni sulla montagna e sull’avventura……..
A tutti i presenti uno skipass in omaggio per gli impianti di Fai della Paganella.
Facile escursione alla chiesetta di Sant’Antonio in val Venzonassa dal borgo Sottomonte su sentiero in parte lastricato e limitato da muri a secco.
Dislivello: +/- 600 m
Durata: h. 5.00 ore (soste escluse)
Coordinatori: E. Garlatti Costa – P. Venier
UD SEN – Gruppo Seniores
ESCURSIONE ANNULLATA PER MALTEMPO E RIMANDATA A GIOVEDÌ 7 DICEMBRE 2023
LE ISCRIZIONI RESTANO VALIDE
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto:www.wikiloc.com
La geodiversità del paesaggio del Carso Classico
Il paesaggio carsico è caratterizzato, oltre che della mancanza di un reticolo idrico in superficie, dalla presenza di grotte, dalle doline, e dai campi solcati, estesi affioramenti di rocce scolpite dal’acqua. Ma il paesaggio carsico non è tutto uguale, cambia con il mutare delle caratteristiche delle rocce. Per questo motivo la parte centrale del Carso Triestino dove affiorano i calcari di scogliera del Cretaceo, ricchi in fossili delle famiglia delle Rudiste mostra i campi solcati più estesi, le doline più grandi, una elevata concentrazione di grotte. Un paesaggio abbastanza diverso da quello dei rilievi (M. Lanaro M. Coste.) che si innalzano lungo il confine, dove sono presenti anche dolomie. L’escursione ci porterà ad osservare da vicino i diversi aspetti di queste due zone del Carso classico, che ricordiamo dà il suo nome a tutti le zone carsiche del pianeta e dove è nato il carsismo come disciplina scientifica.
Dislivello: 300 m
Durata: 6 ore soste comprese
Coordinatori: Marco Cabbai e Emanuele Rugo (UD CSS – Comitato Scientifico)
Specialisti presenti: Furio Finocchiaro
Partendo da Subit ( Attimis) toccheremo di seguito la cima del monte Jauer, quindi la cima del monte Namlen ed infine quella del monte Cripia con spettacolare inquadratura della catena del Gran Monte, il gruppo del Canin ed il monte Stol .
Dislivello: + / – 600 m
Durata: 5 ore
Coordinatori: A. Pasqualotto A. Nonino
UD SEN ( Gruppo Seniores)
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto: www.camminabimbi.it
A piedi e in mountain bike fra storia e leggenda
Le Valli del Natisone sono situate nella parte più orientale del Friuli Venezia Giulia e il loro simbolo è il monte Matajur (1641 m slm), che le domina. Si tratta un’area interessante sia dal punto di vista naturalistico che storico. Le cosiddette Valli sono formate infatti sia dalla Valle del Natisone propriamente detta, sia da quelle percorse dai suoi affluenti (l’Alberone, il Cosizza e l’Erbezzo). Una zona che vanta la presenza di numerose cavità naturali (come la grotta di San Giovanni d’Antro), oltre a resti di strade militari e linee difensive della Prima Guerra Mondiale.Anche il loro carattere religioso rende queste Valli uniche, con il Santuario di Castelmonte e le numerose chiese votive disseminate su tutto il territorio, raggiungibili percorrendo sentieri tra prati e boschi verdissimi. Non da ultime troviamo importanti tradizioni locali e gastronomiche, con numerosi piatti tipici e la tradizionale gubana.
ITINERARIO A: Assieme agli escursionisti passeggeremo sul monte S. Martino (m. 965), che si trova sul territorio del comune di Grimacco ed ha preso il nome dalla omonima chiesetta costruita sulla sua sommità. Si trova in posizione strategica a poca distanza dal “passo di Luico/Livek” e fu, con tutta probabilità, un luogo di vedetta e di avvistamento, un “osservatorio” nel sistema difensivo locale già dai tempi più remoti. Escursione seppur non con grandi difficoltà e pendenze, dà comunque il senso di una vera escursione per impegno e per ambiente circostante.
ITINERARIO B: Il giro dei nostri mountain biker partirà invece da San Pietro al Natisone e da Purgessimo salirà lungo la forestale dell’Alpe Adria Trail fino al famoso Santuario di Castelmonte. Da qui la discesa li porterà attraverso boschi verdissimi fino al vecchio Valico di Ponte Miscecco, dopo il quale costeggeranno lo Judrio sul versante sloveno. Il rientro passerà per i vigneti di Prepotto e l’abitato di Cividale.
Ci riuniremo poi tutti assieme per una magica Siarade.
Dislivello: +/- 500 m (A), +/- 750 m (B)
Difficoltà: E (A), MC/BC (B)
Durata: 5 ore (A), escluse le soste – 5 ore (35 km) (B)
Coordinatori: (A) Escursione – Michela Di Tomaso, Marina Pascolo, Paolo Baiti, Ermes Furlani; (B) Cicloescursione – Mauro Rizzo, Erica Rizzo, Francesca Coccolo (UD CE – Commissione Escursionismo)
Da Stolvizza sulle tracce del passato saliremo sull’incantevole Altopiano del Pusti Gost dove, nella solitudine di vecchi stavoli disseminati tra radure prative e boschetti silenziosi, ci lasceremo ancora una volta sedurre dalla Val Resia e dai suoi suggestivi panorami.
Dislivello: +/- 670 m
Durata: h. 5.30 ore (soste escluse)
Coordinatori: O. Ecoretti O. Nadalini
UD SEN – Gruppo Seniores
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto: Olivo Ecoretti – SAF CAI Udine
Originariamente programmata il 15/10 e RINVIATA AL 22 OTTOBRE 2023
Calcari e dolomie: tettonica e carsismo di contatto.
L’escursione proposta si svolge a Pradis, un po’ di Sopra e tanto di Sotto, località del comune di Clauzetto un po’ conca e un po’ altopiano; conca perché racchiusa su tre lati dai monti e altopiano perché il suo quarto lato si affaccia sulla pianura friulana.
Ci troviamo ad una quota compresa tra i 500 e i 700 metri sul livello del mare, protetti a Nord dalla catena dolomitica del monte Rossa, con la cima del monte Taìeit di 1368 metri, a Est il Monte Pala di 1228 metri e ad Ovest le più dolci pendici del Monte Ciaurlèc che salgono fino a 1148 metri, ma ben lontano da qui.
A Sud la pianura. Piccole borgate, con poche case e meno ancora abitanti, disperse tra i prati che ogni anno cedono un po’ di spazio ai boschi che avanzano, collegate da sottili strisce di strade e da antichi sentieri.
Ruderi di vecchie stalle ed antichi muri a secco, testimonianze della dura vita dei secoli passati.
Caverne e grotte carsiche con resti della preistoria.
Un piccolo cimitero, dove tante piccole lapidi ricordano purtroppo i caduti della battaglia di Pradis, introduce un altro “conflitto”: lo scontro tra la zolla Africana e la zolla Europea. Vedremo infatti gli esiti di questo “scontro”.
Dislivello: 400 m
Lunghezza: 12 km circa
Durata: 6 ore soste comprese
Coordinatori: Maria Teresa Torresin, Daniele Scodeller, Livio De Marchi, Antonio Nonino, Marco Cabbai (UD CSS – Comitato Scientifico)
Specialisti presenti: Furio Finocchiaro, Giuliano Cescutti, Annamaria Brovedani, Dario Sartorio
Cicloescursione al Lago di Bled
Il celebre poeta sloveno France Prešeren scrisse di Bled: “Della provincia carniola, tanti sono i posti più famosi e conosciuti, ma nessuno così degno da portar sul viso l’immagine del Paradiso”. I paesaggi di Bled, con la pittoresca e iconica isola in mezzo al lago e il castello medievale sull’imponente sperone di roccia alle sue spalle, rientrano tra i luoghi più conosciuti e belli di tutta la Slovenia.
L’itinerario, oltre a toccare le dolci sponde del famoso lago di Bled (475 mslm), offre diversi spunti per una piacevole escursione in mountain bike godendo dei colori autunnali. Il nostro giro si sviluppa nei dintorni della città, sulla piana, così come sulle alture che circondano Bled, attraversando piccoli villaggi rurali, una sponda e l’altra del fiume Sava, donandoci vivaci scorci sulle vallate percorse.
Dislivello: + / – 950 m
Durata: 5 ore (totali 35 km)
Coordinatori: AC Mauro Rizzo, ASC Erica Rizzo, ASC Francesca Coccolo (UD CE – Commissione Escursionismo)
foto: www.slovely.eu, foto di Urša Herak Rener
Augurandoci di vedere già il cambio di stagione, affronteremo un’escursione facile che ci permetterà di godere delle bellezze dure e spigolose del Carso Triestino, mitigate dai profumi e dai colori dell’autunno e, cosa molto insolita per noi, arrivare in riva al mare.
Dislivello: +/- 300 m
Durata: h. 4.30 ore (soste escluse)
Coordinatori: E. Candussi L. De Marchi
UD SEN Gruppo Seniores – CAI GO Gruppo Seniores “Slow Trekking”
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto:www.komoot.com
Una bella e avventurosa salita in cui non ci faremo mancare proprio nulla. Partendo da Chiusaforte saliremo per il segnavia CAI 426, ripido e talvolta esposto, verso Forcella Patok per poi salire sulla panoramica vetta del Monte Plananizza (quota 1554 m). Nascosti tra i mughi, poco sotto la vetta, si trovano anche i resti di un osservatorio militare risalente alla Grande Guerra. Dopo essere ritornati sui nostri passi fino alla selletta presso il Colle Naurazis a quota 1352 m, andremo “fuori sentiero” ma su ottima traccia verso il luogo dello schianto di due aerei americani B24 di ritorno dalla Germania alle pendici del Monte Belepeit. Ascolteremo la storia direttamente dall’autore di un bellissimo libro sull’avvenimento, il Dr. Fabio Stergulz, che ci accompagnerà durante tutta l’escursione. Scenderemo poi verso l’assolato pendio di Stavoli Polizzi e poi a Chiusaforte per il sentiero CAI 425 intersecando una bellissima cascata e altri impluvi.
Dislivello: + / – 1200 m
Durata: 7 ore
Coordinatori: Simonetta Degano, Giorgio di Giusto (UD CE – Commissione Escursionismo)
Due splendidi itinerari alla scoperta delle meraviglie della Val Fleons
Il Monte Fleons costituisce la prima elevazione, partendo da Ovest, del gruppo che forma la giogaia del Fleons, posta sulla cresta di confine con l’Austria, proprio di fronte al versante settentrionale del Monte Avanza. Partendo da Pierabech, entrambi gli itinerari risaliranno la meravigliosa Val Fleons, oasi di bellezza e tranquillità.
Poi si divideranno, uno per salire i ripidissimi pendii di erba e roccia del Monte Fleons, l’altro per circumnavigare il Monte Avanza. Spettacolari le visuali su tutte le cime circostanti: Peralba, Pic Chiadenis, Crete Cacciatori…….solo per citarne alcune!
Dislivello: +/- 1550 m (A), +/- 1250 m (B)
Difficoltà: EEA (A), EE (B)
Durata: 8 ore (A) – 7 ore (B), escluse le soste
Coordinatori: Itinerario A – Marco Morassi, Giorgio Di Giusto, Mattia Clemente; Itinerario B – Germano Romanin, Ermes Furlani (UD CE – Commissione Escursionismo in collaborazione con la Sezione CAI di Forni Avoltri)
Anello Lago Dimon – Monte Paularo – Casera Promosio
Fantastico percorso ad anello con visuali che spaziano su tutta la Carnia e fanno perdere l’occhio su una miriade di cime. Partendo da Paluzza si raggiungono Treppo Carnico e Ligosullo per puntare poi verso Castel Valdajer. Da qui, su sterrato compatto e ben pedalabile, si comincia a salire verso il lago Dimon (1.852 mslm), raggiunto il quale si punta al Monte Paularo (2.043 mslm). La successiva discesa verso Casera Promosio è quasi interamente ciclabile, ma richiede una certa attenzione. Dallo splendido pianoro della casera si segue la sterrata che scende verso Timau e poco prima di raggiungere la statale per Monte Croce Carnico si svolta a sinistra lungo la strada che corre parallela alla S.S. 52-bis e che riconduce a Paluzza.
Dislivello: + / – 1425 m
Durata: 6 ore (totali 34,5 km)
Coordinatori: AE Marco Morassi, ASC Erica Rizzo, ASC Francesca Coccolo (UD CE – Commissione Escursionismo)
Escursione nel sito Unesco del Bletterbach, un libro aperto dove leggere più di 40 milioni di anni della storia della terra.
Avventura geologica. Passo dopo passo in un’altra era… Durante l’escursione nella gola del Bletterbach intraprenderemo un interessante viaggio nel tempo. La gola del Bletterbach si presenta come un libro aperto della natura dove si possono sfogliare più di 40 milioni di anni della storia della terra.
La formazione della gola è il risultato del processo di erosione ad opera dal torrente Bletterbach sulle formazioni rocciose di origine vulcanica presenti in quest’area. Il letto del torrente è interrotto in almeno quattro punti da cascate alte anche decine di metri.
In nessun altra area delle Alpi la successione dolomitica è conservata come in questo stretto canyon, dove i diversi livelli rocciosi sono visibili a tutti e raccontano nei dettagli più minuti la trasformazione delle Dolomiti dal basso Permiano all’estinzione del Permiano/Triassico.
Dislivello: 350 m
Durata: 2 giorni
Coordinatori: M.Cabbai, E.Rugo e D.Cleri (UD CSS – Comitato Scientifico)
Dal passo di Monte Croce carnico attraverseremo il monte Pal Piccolo, passeremo ai piedi del monte Freikofel per poi arrivare alla Casera Pal grande. Tutta la zona è stata luogo delle tremende battaglie della prima Guerra Mondiale.
Dislivello: +/- 550 m
Durata: h. 6.00 ore (soste escluse)
Coordinatori: O. Nadalini A.Manganaro
UD SEN – Gruppo Seniores
ESCURSIONE RIMANDATa A DATA DA DESTINARSI
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto: Oriana Nadalini – GR. Seniores Udine
Itinerario A – Sentiero attrezzato Alberto Bonacossa
Itinerario B – Anello delle 3 Cime di Lavaredo
Itinerario A: il Sentiero attrezzato Alberto Bonacossa offre un meraviglioso attraversamento del gruppo dei Cadini di Misurina in una splendida cornice paesaggistica arricchita dalla vista dell’omonimo lago. Il percorso è in parte attrezzato e si svolge con caratteristici saliscendi fra cime, guglie, campanili, torrioni e forcelle.
Itinerario B: meraviglioso anello attorno alle maestose 3 Cime di Lavaredo. Un percorso che per tutto il tempo ci permetterà di ammirarle e di avere una vista anche sulle vette dolomitiche circostanti, come i Cadini di Misurina, la Torre di Toblin, il Monte Paterno,…
Dislivello: +/- 1000m (A), +/- 500m (B)
Difficoltà: EE/EEA (A), E (B)
Durata: 6 ore (A) – 5 ore (B), escluse le soste
Coordinatori: Itinerario A – Maria Luisa Colabove, Giancarlo Spelat; Itinerario B – Ermes Furlani, Mattia Clemente (UD CE – Commissione Escursionismo)
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
La Creta Forata (2462 m) è il monte più alto del gruppo delle Dolomiti Pesarine, situato a est del Monte Siera e del Creton di Tul, e a ovest del Monte Cimon. Lo raggiungeremo partendo da Cima Sappada, passando per il Rifugio Monte Siera, inoltrandoci per il suggestivo vallon della Creta Forata, contorniati da verdi prati e rocce dolomitici, per poi risalire, tra ripidi sentieri e roccette, fino alla cima dalla quale si godrà uno spettacolare panorama.
Dislivello: +/- 1500 m
Difficoltà: EE + BREVE TRATTO EEA
Durata: 8 ore, escluse le soste
Coordinatori: Paolo Baiti, Marco Morassi, Giorgio Pilosio (UD CE – Commissione Escursionismo)
Sentiero dei sambughi o via degli aggetti rocciosi da Casso
Il paesino di Casso, nella valle del Vajont, spettatore dell’immensa ondata sollevata dal crollo del Monte Toc, aggrappato ai suoi 964 metri di quota, è il luogo di partenza del nostro itinerario. Il sentiero inizia su una bellissima mulattiera che seguiremo in falsopiano dando uno sguardo alla ferita del monte Toc e, sotto di noi alla diga delVajont.
Dislivello: +/- 400 m
Durata: h. 5.00 ore (soste escluse)
Coordinatori: E. Garlatti Costa R. Pillinini P.Venier A. Nonino
UD SEN – Gruppo Seniores
LE ISCRIZIONI DI LUGLIO NON SONO VALIDE
E’ NECESSARIO REISCRIVERSI
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto: E. Garlatti Costa CAI San Daniele
Sul vulcano del Comelico, un ambiente unico sia dal punto di vista geologico che naturalistico e paesaggistico
Il Col Quaternà, è un vecchio camino vulcanico (neck) formato da una roccia più resistente (lava vulcanica) rispetto a quello che lo circondava (il vulcano) che con il tempo si è smantellato essendo formato da rocce più alterabili, lasciando così la testimonianza del solo camino centrale che raggiunge la quota 2503m.
L’itinerario che andremo a percorrere attraversa un ambiente unico dal punto di vista geologico, eccezionale per i paesaggi osservati, ed interessante per i resti delle postazioni italiane della prima guerra mondiale e ci consente di osservare le rocce più antiche del Comelico, le filladi, che risalgono fino a oltre 500 milioni di anni fa (Cambiano-Ordoviciano). Si tratta di rocce dal colore scuro, spesso venate da selce bianca, e dal tipico aspetto “”fogliettato”” (scistosità) e fitte pieghe quasi “”strizzate””. Esse si rinvengono lungo la gran parte del tracciato, sono antichissime sabbie e limi, deposte in mare poco profondo, che il tempo ha cementato trasformandoli in arenarie e siltiti. In prossimità del Passo di Monte Croce Comelico si può osservare uno degli affioramenti più belli ed estesi delle Arenarie di Val Gardena.
Dislivello: 650 m
Durata: 7 ore
Coordinatori: Marco Cabbai, Emanuele Rugo, Antonio Nonino (UD CSS – Comitato Scientifico)
Specialisti presenti: Massimo Ghion e Tiziano Abbà
Il percorso non impegnativo attraversa verdi vallate ricoperte da boschi di latifoglie. Incontreremo casere e stavoli che costituiscono elementi importanti dell’economia rurale e della manutenzione ordinaria del territorio montano. La vista suggestiva dall’alto del Lago di Sauris ci sarà offerta da un punto panoramico. Il Rifugio Eimblat de Ribn, aperto nei mesi estivi, presenta un’ampia terrazza con una suggestiva vista sui boschi .
Dislivello: +/- 500 m
Durata: h. 4.30 ore (soste escluse)
Coordinatori: A. Nonino L. De Marchi O. Ecoretti R. Pillinini P. Venier
UD SEN – Gruppo Seniores
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto:www.riglar.it
Due magnifici itinerari nel cuore del Parco delle Dolomiti Friulane
Escursione in Val Zemola, in un ambiente selvaggio e di grande valenza naturalistico-paesaggistica, passando alla base delle ripide pareti del gruppo del Monte Duranno. Partendo da Casera Mela, due avvincenti itinerari: Itinerario A, il sentiero alpinistico Osvaldo Zandonella, che attraversa in cresta l’ambiente aspro e impervio della Spalla del Duranno; Itinerario B, il percorso ad anello che tocca Casera Galvana, il Rifugio Maniago e Casera Bedin di Sopra, e si sviluppa attraversando splendidi boschi di faggi, abeti e larici.
Per tutti, assicurati incredibili panorami sull’intera valle e sul Monte Duranno!
Dislivello: +/- 1200 m (A), +/- 1100 m (B)
Difficoltà: EEA (A), E (B)
Durata: 8 ore (A) – 6.5 ore (B), escluse le soste
Coordinatori: Itinerario A – Giorgio Di Giusto, Paolo Baiti, Mattia Clemente; Itinerario B – Marco Morassi, Marina Pascolo, Ermes Furlani (UD CE – Commissione Escursionismo)
Monte Rite e Museo delle Nuvole
In questo nostro variegato giro, con la formula bike&brain, all’impegno fisico ed emotivo per i panorami dolomitici aggiungeremo l’ingrediente “cultura”.
Pedaleremo fino al Monte Rite (2.183 mslm) dove, tra le rocce dolomitiche, incontreremo con stupore, in una straordinaria posizione ad alta quota, il Messner Mountain Museum Dolomites, il museo più alto d’Europa, chiamato appunto Museo nelle Nuvole.
L’itinerario, oltre alla visita del museo, ci darà l’impressione di essere in un mare di nuvole bianche, in cui la luce peculiare delle Dolomiti permetterà al nostro sguardo di spaziare su tutte quelle magnifiche cime che circondano il Monte Rite.
L’uscita vedrà anche la partecipazione del Gruppo di Cicloescursionismo “Ruote in Spalla” del CAI Sezione di San Donà di Piave.
Dislivello: + / – 1300 m
Durata: 6 ore (totali 26 km ca.)
Coordinatori: AC Mauro Rizzo, ASC Erica Rizzo, ASC Francesca Coccolo (UD CE – Commissione Escursionismo)
foto: venetoinside.com
Semplice percorso, moderatamente lungo, che per la maggior parte si sviluppa su strada forestale. Ci porterà prima alla panoramica Casera Teglara e quindi su sentiero alla cima del non meno suggestivo monte Sciara.
Dislivello: +/- 800 m
Durata: h. 6.00 ore (soste escluse)
Coordinatori: P.Venier A. Manganaro E. Garlatti Costa
UD SEN – Gruppo Seniores
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto:R.Pillinini – CAI San Daniele
Spiagge, ghiacci e lava, escursione sul vulcano Friulano
Una delle domande classiche degli appassionati di geologia del Friuli è certamente questa:
“In territorio friulano, ci sono dei vulcani?” La risposta è semplice: “Ci sono, ma risalgono all’infanzia della regione”. Per trovarne i resti occorre andare a ritroso nel tempo di centinaia di milioni di anni. Alcuni tra questi antichi vulcani risalgono al Periodo Triassico e i loro principali centri eruttivi erano ubicati nel Tarvisiano; altri, ancora più antichi, eruttavano le loro lave nei mari del Carbonifero delle zone carniche.
Il mare profondo della Carnia del Periodo Carbonifero richiamava sabbie e fanghi che franavano da lontani delta verso i nostri territori sottomarini. Lì si adagiavano sotto forma di migliaia di
sottili strati paralleli, disposti ognuno sopra il precedente. I delta erano collocati verso le attuali
zone dell’Alto Adige e dell’Austria occidentale.
Le corrispondenti rocce accumulate nel mare profondo della Carnia di quel tempo (che comprendono le due intercalazioni di depositi vulcanici di cui si parlerà tra poco) sono state chiamate dai geologi Formazioni del Hochwipfel e del Dimon.
Il monte Dimon è una massiccia elevazione ricoperta oltre i 1500 metri da estese praterie. Assieme al vicino e gemello monte Paularo è una meta piuttosto frequentata in tutte le stagioni. La vetta può essere raggiunta utilizzando una delle numerose mulattiere che ne solcano le pendici.”
Dislivello: 870 m
Lunghezza: 13 km
Durata: 6 ore escluse le soste
Coordinatori: Mariagrazia Chiapolino, Maria Teresa Torresin e Francesca Marsilio (UD CSS – Comitato Scientifico)
Specialisti presenti: Furio Finocchiaro e Renzo Paganello
Il piccolo paese di Sauris, Zahre nella lingua germanofona del luogo, è posto all’estremità occidentale delle Alpi Carniche. Un territorio isolato, custode di una cultura particolare e unica, legata all’isolamento nei tempi passati, di questa vallata dalle altre circostanti. Nella zona più settentrionale della vallata, alle quote più elevate della verde conca di Sauris, andremo a compiere il giro delle malghe. Il percorso non presenta criticità tecniche, ma tratti con pendenze che tempreranno le nostre gambe. Le fatiche tuttavia saranno ampiamente ripagate dai panorami a 360° su vasti prati, spettacolari viste sulle valli che via via attraverseremo, punteggiate di malghe e mucche al pascolo. L’itinerario mostra al meglio le bellezze della zona e delle casere, nelle quali all’occorrenza ci fermeremo per una rigenerante sosta che gratificherà anche il nostro palato.
L’uscita vedrà anche la partecipazione del Gruppo di Cicloescursionimo del CAI – Sezione di Bologna.
Dislivello: + / – 1350 m
Durata: 5 ore (totali 30 km)
Coordinatori: AE Marco Morassi, Erica Rizzo, Francesca Coccolo (UD CE – Commissione Escursionismo)
foto: qbquantobasta.it
Anello della Mala Mojstrovka da Passo Vršič con via ferrata – Mala Mojstrovka
La Mala Mojstrovka è una piccola ma elegante montagna che si innalza sopra il passo del Vršič, nella Slovenia nord-occidentale. Ha un aspetto ardito, se vista da nord, pur essendo una montagna un po’ in miniatura, rispetto ai colossi che le si ergono attorno (Razor, Prisojnik, Jalovec). Il modesto dislivello che si deve coprire dalla strada alla sua vetta ne fa una meta molto gettonata. Tra le due guerre mondiali, dal 1920 al 1943, per questa montagna passava il confine tra Regno d’Italia e Regno di Jugoslavia. La via normale di salita, che inizia dal passo Vršič, transitava in parte in territorio italiano: per questo motivo gli alpinisti sloveni, per poter avere un accesso alla cima, attrezzarono questa via ferrata (Hanzova pot) che risale la parete nord della montagna, a quei tempi interamente in territorio jugoslavo.
Nel giro B, dal passo Vršič, risalendo le pendici orientali del gruppo delle Mojstrovke, ci porteremo, attraverso un ambiente severo di rara bellezza, tramite la via normale, alla cima della Mala Mojstrovka (2332 m slm) dove il panorama si aprirà sul Prisojnik, sulla Škrlatica e quindi sul gruppo del Triglav ad est ed a sud sulla prosecuzione della catena culminante nel gioiello delle Alpi Giulie slovene, lo Jalovec. Un’escursione adatta ad escursionisti esperti per il terreno roccioso ed a volte sdrucciolevole che offrirà splendidi panorami sulle selvagge cime delle Giulie d’oltre confine.
Dislivello: +/- 700 m (A), +/- 700 m (B)
Difficoltà: EEA (A), EE (B)
Durata: 6 ore (A) – 6 ore (B), escluse le soste
Coordinatori: Itinerario A – Paolo Cignacco, Nicola Michelini; Itinerario B – Giorgio Di Giusto, Giorgio Pilosio, Francesca Coccolo (UD CE – Commissione Escursionismo)
Ripercorrendo i passi delle portatrici carniche
Giro ad anello che ci porterà a ripercorrere i passi delle portatrici carniche, passando accanto ad opere della Prima Guerra Mondiale. Dal centro dell’abitato di Timau risaliremo fino a Casera Pramosio, passando dal lago Avostanis per poi raggiungere Sella Avostanis e scendere attraverso prati verso Passo Pal Grande, e Casera Pal Grande di Sopra, concludendo infine l’anello a Timau.
Per l’itinerario A, in aggiunta risaliremo fino in cima alla Creta di Timau per poi ricongiungerci col gruppo B nei pressi di sella Avostanis.
Dislivello: +/- 1350 m (A), +/- 1200 m (B)
Durata: 8 ore (A) – 7 ore (B), escluse le soste
Coordinatori: Itinerario A – Paolo Baiti; Itinerario B – Riccardo Maida, Mattia Clemente (UD CE – Commissione Escursionismo)
Impegnativa, ma appagante escursione alla cima est del monte Tiarfin con panorami sorprendenti per bellezza, vastità ed incantevoli fioriture prative.
Dislivello: +/- 700 m
Durata: h. 6.00 ore (soste escluse)
Coordinatori: A. Pasqualotto S. Barachino
UD SEN – Gruppo Seniores
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto: www.supermontifvg.com
I migliori affioramenti di alcune delle rocce più antiche del FVG
Il massiccio del Monte Avanza (Forni Avoltri), con la sua meno conosciuta propaggine orientale del Monte Navastolt, rappresenta l’emblema geologico delle rocce metamorfiche friulane. Occorre ricordare che queste ultime, in Regione, sono presenti in un unico nucleo roccioso ampio non più di 15 km quadrati, collocato a Nord di Forni Avoltri. Le rocce metamorfiche formano l’intera Valle di Fleons e acquistano maggiore sviluppo ed estensione passando in Veneto. In direzione opposta, verso Est, si interrompono contro l’importante faglia della Val Bordaglia (v. geosito Linea della Val Bordaglia). Il ristretto areale di questo sito, infinitesima porzione del massiccio del Monte Avanza-Monte Navastolt, è una sintetica vetrina delle principali rocce metamorfiche pre- senti in Friuli.
Dislivello: 550 m circa
Durata: 6 ore incluse le soste
Coordinatori: I.Brandellero, A.Nonino e D.Scodeller (UD CSS – Comitato Scientifico)
Per sciogliere le gambe e prepararsi all’estate.
Dal Faaker See al Flowgartner Trail
A pochi chilometri dal confine avremo l’occasione di unire il piacere del tour panoramico al divertimento e alla sfida tecnica in uno dei tanti circuiti per mountain bike della zona. Partendo dalla sponda orientale del Faaker See costeggeremo il lago in senso antiorario, attraverseremo Drobollach e il comune-mercato di Finkenstein per poi ritrovarci faccia a faccia con la rovina del vecchio castello risalente al dodicesimo secolo che, con la suggestiva Burgarena, domina lo specchio d’acqua sottostante. Poco sopra Altfinkenstein ci aspetta infine la discesa a serpentina con vista mozzafiato del Flowgartner Trail, imperdibile parco giochi delle due ruote.
Dislivello: + / – 840 m
Durata: 5 ore (totali 35 km)
Coordinatori: AC Mauro Rizzo, Francesca Coccolo, Erica Rizzo (UD CE – Commissione Escursionismo)
foto: https://www.dronestagr.am
Amici Seniores, buongiorno.
Ormai siamo in dirittura d’arrivo per l’11° RADUNO GRUPPI SENIORES di FVG – Veneto – Alto Adige.
Il 7 giugno 2023 a Montenars ci troveremo tutti insieme come è tradizione dei Gruppi Seniores per consolidare amicizie, ampliare relazioni e condividere le peculiarità del nostro territorio e delle nostre tradizioni.
Chi desidera partecipare, dovrà iscriversi come sempre facciamo per le escursioni, ma sarà molto importante segnare nello spazio delle note:
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
Da Casera Razzo con un facile percorso su strada sterrata, si raggiunge Casera Chiansaveit (m 1698) immersa in uno scenario favoloso. Da qui la salita continua lungo un ripido sentiero all’interno di uno strordinario bosco di larici fino all’omonima forcella a quota 2051 m. Da lì il panorama si apre maestoso sulla valle del Tagliamento e domina l’abitato di Forni di Sopra al cospetto delle Dolomiti Friulane.
Dislivello: +/- 400 m
Durata: h. 4.30 ore (soste escluse)
Coordinatori: A. Nonino L. De Marchi
UD SEN – Gruppo Seniores
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto:www.theitaliansmoothie.com.
Il giurassico tra la casera Salinchieit e Valine Alta sul sentiero dei Forestali
Anello escursionistico sul versante nord del M. Raut in Comune di Frisanco. L’itinerario nasce dall’idea di un gruppo di Guardie Forestali che hanno avuto la volontà di riscoprire un vecchio percorso usato dai malgari per spostarsi da una casera all’altra, concatenando alcuni antichi sentieri e piste forestali. Di notevole interesse e molto divertente la cartellonistica didattica ed esplicativa messa in opera.
Un museo all’aperto dove ci si può immergere nei temi proposti dai cartelloni e anche liberamente lasciandosi trasportare dalle personali emozioni e curiosità.
Il percorso si snoda tra i faggi e uno scorcio di un punto panoramico che si apre verso la Val Tramontina. Da qui il Lago di Ca Selva sembra lontanissimo e le vette che lo circondano particolarmente maestose. Fuori dal bosco appare come per magia la Casera Salincheit, seguita poi dalla Casera Valine. La conca dove appoggia la struttura apre al panorama del versante nord del Monte Raut.
Questo itinerario, per caratteristiche morfologiche del terreno, e per il dislivello da superare, è adatto ad escursionisti esperti allenati
e con passo sicuro su terreno ripido. Per questi motivi non è una escursione adatta a tutti. Ciò impone un numero massimo di 35 partecipanti.
Dislivello: 900 m
Durata: 6 ore
Coordinatori: Francesca Marsilio, Mariateresa Torresin, Maria Grazia Chiapolino e Daniele Scodeller (UD CSS – Comitato Scientifico)
Specialisti presenti: Mariateresa Torresin
Monte Cuarnan e Sella Sant’Agnese
Le Prealpi gemonesi offrono agli appassionati della mountain bike una scelta quasi infinita di percorsi, per godere di una vista mozzafiato sulla pianura che fa spazio al Tagliamento e per cimentarsi in divertenti trail all’ombra dei boschi. Approfitteremo di entrambe queste caratteristiche che la zona offre e, partendo da Gemona, raggiungeremo Glesiute per imboccare intanto la salita a Malga Cuarnan (1.089 m slm), in gran parte asfaltata. Una volta arrivati ci aspetterà ancora un piccolo sforzo per raggiungere Ôrs di Cuarnan sotto il Ricovero Pischiutta, posto caro a chi pratica parapendio e da cui ci godremo il bellissimo panorama. A questo punto sarà il turno di Sella Sant’Agnese (430 m slm), che raggiungeremo attraversando i boschi e testando la nostra tecnica di guida su qualche trail fuoripista. Ci aspetterà in sella la graziosa chiesetta di Sant’Agnese, che ci lasceremo poi alle spalle per costeggiare il Monte Cumieli dal lato del Lago Minisini e riscendere a Gemona attraverso Ospedaletto.
Dislivello: + / – 1100 m
Durata: 5 ore (totali 30 km)
Coordinatori: ANE Nicola Michelini, Erica Rizzo, Francesca Coccolo (UD CE – Commissione Escursionismo)
foto: camminabimbi.com
Passeggiata naturalistica attorno ad una panoramica vetta della Prealpi Giulie, nel momento della fioritura dei narcisi e della ripresa vegetativa.
Dislivello: +/- 500 m
Durata: h. 5.00 ore (soste escluse)
Coordinatori: A. Nonino L. De Marchi
UD SEN – Gruppo Seniores
ESCURSIONE RIMANDATA A DATA DA DESTINARSI
ISCRIZIONI NON ATTIVE
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto:www.agriturismozaro.it
Una facile camminata ad anello, tra le valli del Natisone da un lato e la valle dell’Isonzo dall’altro, che permette di esplorare l’altopiano del Kolovrat conspettacolari panorami sulle Alpi giulie fino al mare e raggiungere il Museo a cielo aperto sulla Prima Guerra Mondiale.
Dislivello: + / – 400 m
Durata: 4 ore
Coordinatori: E. Garlatti Costa A. Pasqualotto
A. Manganaro P. Venier
UD SEN ( Gruppo Seniores)
ESCURSIONE ANNULLATA CAUSA MALTEMPO E RIMANDATA A DATA DA DESTINARSI
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto: www.turismofvg.it
Saliremo alla Britannia Hütte coi suoi 4000 accessibili allo scialpinista medio. Un fine stagione ad alta quota, anche per chi ci arriva per la prima volta. Una meta più vicina sarà la zona del Cevedale che permette facili gite ma di grande soddisfazione.
Geologia e Magia nelle Alpi Carniche
Escursione nella valle del torrente But nel cuore delle Alpi Carniche.
Partendo dal vicino cimitero e raggiunto il bivacco Lander, l’itinerario A proseguirà fino alla cima del Monte Cucco, per salti e roccette e chiuderà l’anello per il bosco Faeit, mentre l’itinerario B raggiungerà il belvedere affacciato sui Campanili del Lander per proseguire fino a Casera M. Cucco e ritorno.
Entrambi gli itinerari sono di grande interesse naturalistico-geologico, storico, per gli insediamenti romani, ma anche di tradizioni, per le sue malghe, gli alpeggi e leggende che volevano questo luogo popolato da streghe.
Dislivello: +/- 1250m (A), +/- 900m (B)
Durata: 8 ore (A) – 6 ore (B) escluse le soste
Coordinatori: Itinerario A – Giorgio Di Giusto, Marco Morassi; Itinerario B – Marina Pascolo, Elio Campiutti (UD CE – Commissione Escursionismo)
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
Nei boschi della val Tramontina dal ‘600 e fino agli anni 50 del ‘900, si era sviluppata la produzione della calce, allora indispensabile legante per l’edilizia e buon disinfettante. Per cucinare le pietre calcaree i boscaioli e i pastori della valle avevano costruito magistralmente numerose fornaci, trasformandosi in abili ed esperti fornaciai. La “Strada da lis Fornâs”, inaugurata nel 2011 a Tramonti di Sopra, località conosciuta già negli anni ’30 come luogo di villeggiatura, ricorda gli uomini e le donne protagonisti di queste produzioni, raccordando su antichi sentieri, in parte ancora lastricati, i siti dove le fornaci si sono conservate.
ESCURSIONE RINVIATA AL 27 APRILE 2023
RESTANO VALIDE LE ISCRIZIONI GIÀ EFFETTUATE
Dislivello: +/- 400 m
Durata: h. 4.00 ore (soste escluse)
Coordinatori: E.Garlatti Costa P. Venier
UD SEN – Gruppo Seniores
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto:alpinautazeropiu.blogspot.com
Scegli la tua escursione fra sentiero, via ferrata e cicloescursionimo in MTB
Le montagne intorno a Riva del Garda formano una regione alpina veramente unica con un microclima speciale. Nella splendida cornice del Lago di Garda proponiamo un weekend in cui ciascuno può scegliere fra un’escursione, una via ferrata o pedalare con la mountain bike. La luce e i colori di lago e di montagna sono in grado di regalare panorami mozzafiato.
NEL PDF del PROGRAMMA TUTTE LE INFO NECESSARIE.
Coordinatori: Maria Luisa Colabove, Giancarlo Spelat, Piero Pasquili, Giorgio Pilosio, Mattia Clemente, Mauro Rizzo, Nicola Michelini, Erica Rizzo (UD CE – Commissione Escursionismo)
OBBLIGATORIO INDICARE NELLE NOTE, PER CIASCUN GIORNO, L’ITINERARIO SCELTO, così:
sabato: itinerario A/B/C
domenica: itinerario A/B/C
POSTI DISPONIBILI TERMINATI.
Possibile iscriversi qui solo per la lista di attesa, in sostituzione di eventuali rinunce (il versamento della quota/ assicurazione non soci sarà richiesta successivamente)
foto: www.clubaquilerampanti.it
Il Grossvenediger è la seconda cima dell’Austria adatta allo scialpinismo primaverile che permette di godere di una lunga discesa di oltre 2000 m di dislivello. In alternativa, il Lagorai sarà un’altra bellissima zona che ci consentirà di scegliere tra diverse gite.
Itinerario alla scoperta dell’area di Preone, un sito di interesse geologico e paleontologico sovranazionale.
L’itinerario permette di approfondire le conoscenze sulla paleontologia e sulla geologia che rendono l’area di Preone un sito di interesse sovranazionale. Lungo il percorso sono previste delle soste nelle quali è possibile ricavare informazioni sulla geologia dell’area, le particolarità della roccia affiorante (la Dolomia di Forni), le testimonianze fossili qui rinvenute, tra le quali meritano di essere citati gli pterosauri più antichi conosciuti al mondo. Tra questi il Megalancosaurus preonensis, pietra miliare nello studio della evoluzione dei rettili.
Dai prati attorno a Stavoli Lunas si può godere di una panoramica sulla valle del Rio Seazza.
Dislivello: 300 m
Durata: 5 ore incluse le soste
Coordinatori: Maria Grazia Chiapolino, Mariateresa Torresin, Renzo Paganello, Denia Cleri (UD CSS – Comitato Scientifico)
Ancora un’occasione d’incontro con gli amici del Gruppo Escursionisti Seniores ” Slow Trekking” della Sezione CAI di Gorizia. Condivideremo con loro il progetto di un’escursione d’interesse naturalistico, ma anche storico ed archeologico a Zuglio, (antico Iulium Carnicum, importantissimo snodo dell’impero romano sulla via del nord Europa) ed alla Pieve di San Pietro, la più antica delle 11 storiche pievi della Carnia, considerata chiesa madre dell’opera di evangelizzazione partita da Aquileia già nella prima metà del IV secolo.
Dislivello: +/- 550 m
Durata: h. 4.30 ore (soste escluse)
Coordinatori: Francesca Guaran Oscar Franco Maria Liuzzo Scorpo Laura Gruden CAI Gorizia
Antonio Nonino Livio De Marchi UD SEN – Gruppo Seniores
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto: www.caigorizia.it
Passo del Tonale è la location scelta per godere delle magnifiche discese di quasi 2000 m di dislivello del Pisgana e del Pisganino, pernottando al rinnovato rifugio Mandrone.
In alternativa sceglieremo il ghiacciaio dei Forni con le sue innumerevoli possibilità di gite.
Curiosità
Sarà molto piacevole passeggiare nel sestiere castello che è quello più orientale della città collegato alla terra ferma, in cui il numero di turisti si dirada sensibilmente e in cui gli spazi si fanno via via più ampi. Questa parte di Venezia è anche una delle più verdi, grazie ai grandi giardini della Biennale e altri sparsi lungo tutto il quartiere. Curiosando fra le calli troveremo la chiesa di Santa Maria Formosa o chiesa della Purificazione di Maria, la particolare libreria Acqua Alta e la chiesa di San Zaccaria. Ci soffermeremo sul fiore all’occhiello del Sestiere di Castello: l’Arsenale di Venezia. Vasta aerea dove, maestranze super specializzate producevano le imbarcazioni che hanno reso grande la Repubblica tanto in ambito militare quanto commerciale. Porremo sempre l’attenzione a capire meglio l’ambiente che ci circonda in una città così fragile.
Dislivello: + / – 0 m
Durata: 6 ore escluse le soste
Coordinatori: Michela Di Tomaso e Maria Luisa Colabove (UD CE – Commissione Escursionismo)
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto: comunedivenezia.com
Da Udine a Buja risalendo il Cormôr
La nuova stagione cicloescursionistica 2023 della SAF si apre come di consueto in pianura, con un itinerario che non delude mai: l’ippovia del torrente Cormôr fino alle colline del bujese. Partendo da Udine risaliremo il corso d’acqua costeggiandolo e a tratti attraversandolo. Percorreremo l’alta pianura e i colli morenici su strade battute, sentieri campestri e boschivi, ampie radure che liberano lo sguardo fino a farlo scorrere sul familiare orizzonte prealpino. Oltrepasseremo Colugna e Tavagnacco, Ara Grande e Colloredo di Monte Albano, per approcciare infine le prime alture di Buja. Raggiungeremo così le sorgenti del nostro torrente, che nasce a 250 mslm dalla confluenza di tre piccoli ruscelli sul versante nordest del Monte di Buja, nella frazione di Madonna. Dopo aver trovato i manufatti in pietra che nel XX secolo hanno racchiuso e incanalato i ruscelletti, potremo raggiungere le pendici meridionali del monte. Da qui saliremo fino alla graziosa pieve di San Lorenzo, con la sua raccolta borgata e i resti del ciscjelàt medievale.
Dislivello: + / – 350 m
Durata: 5,5 ore (totali 45 km)
Coordinatori: ANE Nicola Michelini, Francesca Coccolo, Erica Rizzo (UD CE – Commissione Escursionismo)
foto: www.turismofvg.it
Semplice percorso che ci porterà sulla panoramica cima del Cumieli . Quindi attraverso la sella di S.Agnese raggiungeremo il forte Ercole ed il lago Minisini
.
Dislivello: +/- 400 m
Durata: h. 4.00 ore (soste escluse)
Coordinatori: Rosanna Pillinini Livio de Marchi
UD SEN – Gruppo Seniores
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto: Rosanna Pillinini CAI S. Daniele
Geologia, paleontologia e curiosità della pedemontana pordenonese
Il tragitto attraverserà i comuni di Cavasso Nuovo, Frisanco e Meduno, e offrirà uno sguardo unico sulle bellezze paesaggistiche e naturalistiche del luogo. Durante la passeggiata sarà possibile percorrere alcuni tratti di interesse paleontologico, il migliore e più completo affioramento del Miocene in Friuli Venezia Giulia. Attraverseremo la “collina che fu dei delfini”
Dislivello: 200 m
Durata: 5 ore incluse le soste
Coordinatori: Daniele Scodeller, Francesca Marsilio (UD CSS – Comitato Scientifico)
Specialisti presenti: Maria Teresa Torresin, Martina Crovatto (Sindaco di Meduno ed esperta biologa), Alessandro Di Daniel (esperto forestale)
Tra Italia e Slovenia
Con partenza da Solkan in Slovenia, faremo una bellissima salita che, malgrado il dislivello contenuto, sarà in grado di emozionarci. Percorreremo un tratto della pista ciclabile dell’Isonzo ammirando il ponte ferroviario ad arcata unica più lungo del mondo, la mulattiera militare costruita dagli austroungarici durante la prima guerra mondiale, tra macchie di sommaco e una vista meravigliosa sul fiume Isonzo. Osserveremo i baraccamenti ottimamente restaurati; attraversando gallerie e una scalinata scavata nella roccia, usciremo sulla cima del Monte Sabotino. Prima di una sosta ristoratrice presso l’accogliente rifugio sloveno percorreremo la cresta soprastante e i resti delle trincee, da poco risistemati. La discesa avverrà percorrendo tutta la cresta di confine, verso la chiesa di Sv. Valentin di origine tardo medievale scendendo poi ripidamente verso Solkan dal versante opposto di salita.
Dislivello: + / – 580 m
Durata: 6 ore escluse le soste
Coordinatori: Simonetta Degano, Mattia Clemente (UD CE – Commissione Escursionismo)
Escursione con le ciaspe
Dal Passo di Monte di Croce Comelico, si salirà seguendo il sentiero 131, raggiungendo Malga Nemes, e successivamente si proseguirà fino a Malga Coltrondo per chiudere l’anello e ritornare al Passo di Monte Croce di Comelico. Oltre a godere di una splendida cornice tra verdi pascoli, da Malga Nemes è possibile ammirare tutto il gruppo delle Dolomiti di Sesto, in particolare si ha di fronte la Croda Rossa di Sesto. Infine da Malga Coltrondo è possibile ammirare un bel panorama su Padola e il Comelico e sulla vetta del Col Quaternà.
Dislivello: + / – 400 m
Durata: 4,5 ore escluse le soste
Coordinatori: Riccardo Maida, Mauro Flora e Michela Di Tomaso (UD CE – Commissione Escursionismo)
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto: www.babytrekking.it
In sostituzione della prevista escursione alle sorgenti del Piave, si andrà al Rifugio Monte Ferro. E’ proprio lungo le pendici meridionali di questa montagna che si snoda attraverso boschi e prati innevati, un itinerario ad anello la cui meta è il rifugio Monte Ferro, in splendida posizione panoramica verso le Dolomiti Pesarine.
Dislivello: + / – 380 m
Durata: h. 4 +1 (soste escluse)
Coordinatori: A. Nonino A. Manganaro L. De Marchi UD SEN ( Gruppo Seni
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto: www.marassialp.altervista.org
Val Saisera
Le Alpi Giulie innevate, con i gruppi dello Jôf di Montasio, Jôf Fuart, Canin e Mangart ci attendono. La porta d’accesso a questo mondo è la Val Saisera. Proprio i luoghi tanto amati dalla figura poliedrica di Julius Kugy. I contrafforti che la delimitano, Jôf di Miezegnot e Jôf di Somdogna, permettono le belle escursioni con le ciaspole e consentono, di ammirare bellissimi panorami su questi giganti delle Alpi Giulie. La nostra escursione inizia lasciando le auto presso Rifugio Montasio, raggiungiamo la Malga Saisera (1.004m) e il sentiero 611 ci porterà al Rifugio F.lli Grego (1.389m). L’escursione prosegue in direzione del laghetto di Somdogna (sentiero Cai 651). Si raggiunge Sella di Somdogna e in leggera Salita nel bosco (sentiero Cai 609) raggiungiamo il ricovero battaglione Alpini Gemona (1946m); se le condizioni lo permettono e dopo la pausa, torneremo a malga Saisera.
Dislivello: + / – 450 m
Durata: 5 ore
Coordinatori: Michela di Tomaso e Francesca Coccolo (UD CE – Commissione Escursionismo)
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto: www.youtube.com
Raggiungeremo la base delle Tre Cime di Lavaredo, massima espressione della bellezza delle Dolomiti. Tre straordinari pilastri di roccia che s’innalzano maestosi da un altopiano che sembra un palcoscenico, una scenografia dove eleganza, potenza e spettacolarità si fondono in un’unica cornice indimenticabile.
Dislivello: +/- 480 m
Durata: h. 4.30 ore (soste escluse)
Coordinatori: Livio De Marchi Antonio Nonino
(UD SEN – Gruppo Seniores)
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto:www.discoveralpigiulie.ue
Le complesse dinamiche della deposizione di materiale sabbioso e formazione delle dune, nell’ambiente straordinario dell’oasi di Vallevecchia
“L’isola di ValleVecchia” si estende per circa 900 ettari lungo il tratto di costa compreso tra Caorle e Bibione, è inserita nella fascia geografica dei litorali sabbiosi altoadriatici, come il tassello di un grande mosaico lineare. Delimitata da acque lagunari, marine e fluviali è una tranquilla zona “selvaggia” che conserva un fascino unico. Immersi nell’oasi tra canneti ed arbusti, si possono osservare decine e decine di specie diversi d’uccelli, oltre, ovviamente, a paesaggi mozzafiato. Questi paesaggi furono tanto amati dal grande scrittore americano Ernest Hemingway il cui libro “Di là dal fiume e tra gli alberi”, fu proprio ispirato dalle bellezze di ValleVecchia. Uno degli elementi maggior pregio del programma di valorizzazione è senza dubbio il Museo Ambientale di ValleVecchia. Il museo è stato ricavato all’interno di un ex essiccatoio di Veneto Agricoltura.”
Dislivello: — m
Durata: 5 ore incluse le soste
Coordinatori: Marco Cabbai, Denia Cleri, Renzo Paganello, Livio De Marchi (UD CSS – Comitato Scientifico)
Specialisti presenti: Michele Zanetti
Passo del Forno in val Monastero sarà la meta da cui sarà facile raggiungere il Munt Buffalora (2630 m), il Piz Daint (2968 m), il Piz Vallatscha (3020 m), bellissime gite panoramiche in territorio svizzero.
La tradizionale giornata dedicata all’introduzione allo scialpinismo per chi non ha mai provato questa attività, organizzata grazie alla collaborazione fra la Scuola di Alpinismo e il GAS.
Sabato 28 gennaio 2023 è organizzata, grazie alla collaborazione della Scuola di Alpinismo ed il Gruppo Alpinisti Sciatori della SAF (GAS), un’uscita di scialpinismo in ambiente alpino, aperta a tutti coloro che, pur privi di esperienza specifica, vorrebbero provare per la prima volta l’emozione di muoversi con gli sci lontano dalle piste.
Saranno spiegate, in totale sicurezza, le tecniche fondamentali della progressione e illustrati i contenuti del corso base di scialpinismo della Scuola, una preziosa occasione per verificare le proprie capacità di affrontare questa affascinante disciplina. L’invito è rivolto in particolare a chi è interessato a frequentare un corso base di scialpinismo.
ISCRIZIONI Aperte dal fino ad esaurimento dei posti disponibili. Numero minimo partecipanti: 3.
Quota di iscrizione € 15,00 per i soci CAI comprendente l’istruzione teorico-pratica e l’utilizzo del materiale di sicurezza (ARTVA) della Scuola; per i non-soci CAI maggiorazione di € 11,50 per la copertura assicurativa necessaria.
INFO: e-mail: gas@alpinafriulana.it
L’itinerario che conduce al Rifugio Città di Fiume consente di godere di uno spendido panorana sulle più famose cime dolomitiche: Monte Pelmo, Marmolada, Croda da Lago, Lastoi del Formin. La prima meta è Malga Fiorentina, una malga non più attiva da dove già si cominciano a scorgere i primi meravigliosi scorci panoramici e dopo pochi minuti si arriva al Rifugio Città di Fiume di fronte al quale si erge la maestosa parete settentrionale del Monte Pelmo.
Dislivello: +/- 255 m + 120 m
Durata: h. 3.00 + h 2.30 (soste escluse)
Coordinatori: Antonio Nonino Livio De Marchi
(UD SEN – Gruppo Seniores)
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto:www.ciaspole.net
Il Friuli nel quaternario, viaggio geologico sulle colline di Rive d’Arcano
L’anfiteatro morenico che occupa il territorio del Friuli Centrale si sviluppò durante le varie fasi glaciali lungo la corrente del ghiacciaio alpino (il corso dell’attuale Tagliamento) e, spinto dalla propria forza, sfociò in pianura disponendo i propri residui su un fronte semicircolare sul cui perimetro si trovano le località di Ragogna, San Daniele del Friuli, Fagagna, Martignacco, Tricesimo, Magnano in Riviera, Tarcento, Buia, Maiano ed Osoppo. La sequela di colli venne a costituire il vasto sistema collinare morenico formato dal materiale ghiaioso depositato dal ghiacciaio, poi abbandonato dallo stesso nella sua fase d’arretramento.
Il nostro itinerario si snoderà tra le morene che formano le colline di Rive d’Arcano che il ghiacciaio del Tagliamento strappò, nella sua discesa verso il basso, dai fianchi dei monti e dal fondo di scorrimento e sospinse sempre più innanzi a modo di una enorme ruspa.
Dislivello: 200 m
Durata: 4 ore incluse le soste
Coordinatori: Giulia Zanuttigh, Renzo Paganello, Denia Cleri (UD CSS – Comitato Scientifico)
Specialisti presenti: Furio Finocchiaro e Maria Teresa Torresin
Una giornata dedicata alla sicurezza nell’ambito del progetto “Giornata di montagna amica e sicura in ambiente innevato”. Verranno spiegate le tecniche di ricerca con l’ARVA e la prevenzione delle valanghe. Fortemente raccomandata a chiunque frequenti la montagna d’inverno.
#Sicuri con la Neve 2023: giornata divulgativa teorico/pratica – progetto Sicuri in Montagna
Anche quest’anno Scuola e Commissione Escursionismo aderiscono alla giornata “Sicuri con la Neve”, parte invernale del più ampio progetto “Sicuri in Montagna” promosso del CAI e dal CNSAS. La nuova normativa in tema di discipline sportive invernali (D. Lgs. 40/2021), impone l’obbligo per gli escursionisti di dotarsi del kit A.R.T.Va pala e sonda in particolari condizioni.
Sabato 14 gennaio proponiamo due differenti eventi per approcciarsi a questi strumenti e ad una corretta frequentazione dell’ambiente innevato. Con la preziosa collaborazione del S.A.G.F. di Sella Nevea.
Info e dettagli nel Programma:
Evento 1: escursione con le ciaspole durante la quale verrà effettuata la dimostrazione di autosoccorso per travolti in valanga con utilizzo del kit composto da A.R.T.VA, sonda e pala della Scuola di Escursionismo, che verrà fornito ai partecipanti se sprovvisti (iscriversi lista “senza kit”);
Dislivello: + / – 400 m
Durata: 5 ore
Coordinatori: Maria Luisa Colabove, Elio Campiutti e Riccardo Maida (UD CE – Commissione e Scuola Escursionismo)
Evento 2: dimostrazione e prova guidata di ricerca, che verrà effettuata nel campo A.R.T.VA fisso, situato nei pressi dell’ex partenza della funivia nel parcheggio grande.
gruppo 2.A) ORE 09:30
gruppo 2.B) ORE 11:00
gruppo 2.C) ORE 12:30
Coordinatori: Paolo Cignacco (UD CE – Commissione e Scuola Escursionismo)
Facile escursione con partenza da Passo Monte Croce Comelico sulla alta Val Pusteria. Dal passo (mt. 1636) lungo una strada forestale si raggiunge Malga Nemes che è collegata con la Malga Coltrondo da un sentiero. Proseguendo si chiude l’anello su strada forestale. Lungo il percorso sarà possibile ammirare il gruppo delle Dolomiti di Sesto, con di fronte la Croda Rossa. In quota presso la Malga Coltrondo potremo ammirare Padola, la Val Comelico ed il Col Quaternà
.
Dislivello: +/- 500 m
Durata: h. 5.00 ore (soste escluse)
Coordinatori: Livio De Marchi Claudio Assolari
UD SEN – Gruppo Seniores
ISCRIZIONI CHIUSE PER ESAURIMENTO POSTI
NB: Leggere bene il programma e gli allegati contenuti per le modalità di iscrizione e partecipazione all’uscita.
foto:www.montagnaviaggi.it
Il primo appuntamento sociale del GAS, alla ricerca della polvere migliore con gite di soddisfazione di livello MS e BS. In base alle condizioni nivo-meteorologiche sceglieremo le gite migliori nella zona delle magnifiche Pale di San Martino, destinazione ideale per lo scialpinismo invernale.