Davide Barducci, Marco Pascolino, Angelo Sinuello.
Prefazione di Luciano Santin
I Piani del Montasio hanno sempre il loro fascino: con una facile passeggiata offrono scenari straordinari. Come si vede nella copertina della nuovissima guida uscita per l’editore udinese Odòs, “Alpi e Prealpi Giulie”, con 35 escursioni sulle montagne del Friuli Orientale. Pensi alle vette di questa cornice di monti da Chiusaforte a Tarvisio e ti immagini salite impervie e impegnative, ma non è sempre così. Soprattutto se ad accompagnarci sono tre giovani “guide naturalistiche di questa regione innamorate dei loro luoghi e della loro professione”, come li definisce Luciano Santin nella prefazione: Davide Barducci, Marco Pascolino e Angelo Sinuello, autori di questo agile manuale appena dato alle stampe.
Da Castelmonte e Kolovrat alle Valli del Torre con il Monte Joanaz, Villanova delle Grotte, il Gran Monte e i Musi, il Gemonese con il Cuarnan e il Resiano con il Ta Lipa Pot, il “bel sentiero”, salendo poi verso Carnizza e il Plauris, la riserva della Val Alba e i boschi di Vualt, il Foran dal Mus nel massiccio del Canin e la Forca dei Disteis sul Montasio e poi su verso Tarvisio, le valli Saisera e di Riofreddo, Osternig e le malghe di Ugovizza, l’Alpe Vecchia a Fusine e lo Slizza. Luoghi ancora incantati e incantevoli, alcuni poco conosciuti come il Monte Cimadors Alto e lo Zaiavor e altri arcinoti come Matajur e Cima di Terrarossa, tutti sono illustrati con ricchezza di informazioni, oltre che con pratiche schede e gli itinerari riportati con precisione sulle mappe Tabacco. Storia, geologia, appunti di botanica, meteorologia e cultura popolare si uniscono alle descrizioni dei percorsi. Non ultimo il corredo fotografico, opera degli stessi autori, molto bello e “decisamente invogliante” come osserva Santin. Dei luoghi più noti, poi, vengono offerti itinerari originali: del Natisone, per esempio, la proposta è di scoprirne le sorgenti, un magnifico giro ad anello fra i lussureggianti boschi al confine con la Slovenia.
Prendendo ancora a prestito le parole dell’autore della prefazione, “Alpi e Prealpi Giulie” del trio Barducci-Pascolino-Sinuello, è “promessa di libertà e di respiro, esortazione ad approcciare la montagna con attenzione e rispetto, spirito confidente e disponibilità alle esperienze più profonde”.
(alessandra beltrame)