Giovedì 25 maggio alle 20.45 presso la sede della Saf a Udine in via Brigata Re 29, Giorgio Madinelli presenta “CASERINE CORNAGET”, la sua nuova guida escursionistica al territorio più selvaggio e meno conosciuto del Friuli.
Nella parte orientale delle Dolomiti Friulane, grossomodo fra la val Settimana e la val Tramontina, si racchiude un’area montuosa che, per l’asprezza dei versanti, la scarsità di sentieri segnalati e la lontananza dai punti di accesso, risulta fra le più misteriose e disertate della nostra regione.
Giorgio Madinelli, “greppista” ante litteram e grande investigatore del selvatico, è già noto fra gli appassionati con il suo sito “La tana dell’orso” e varie stampe di proposte di itinerari friulani fuori dalle strade battute.
Ma questa volta riunisce decenni di esplorazioni sue e di pochi fidati compagni per pubblicare una monografia: una cosa che non si fa quasi più, perchè l’editoria si premura di sfornare raccolte di itinerari scelti, confezionati e addomesticati per facilitare la scelta all’utente.
Invece il Madinelli parte dal prezioso ma scarno lavoro dei precursori, i pordenonesi Fradeloni e Trevisan, e si impegna coraggiosamente a descrivere tutte le vette, i valichi e le vie di accesso che ha saputo scovare nelle sue perlustrazioni. Ed era conscio che, a differenza di molti altri gruppi alpini, le informazioni di partenza erano poche e perlopiù riconducibili alle cime principali, mentre più generose sono, a saperle cercare, le notizie da un mondo ormai arcaico di pastori o di cacciatori locali che un secolo fa più frequentavano questi versanti.
Caserine e Cornaget, Dosaip, Frascola e Chiarescons sono le sommità principali, le uniche forse con una qualche fama nella sarabanda di ottanta cime scovate in un ideale triangolo fra Claut, Tramonti e Forni di Sotto: gli accessi e le salite sono comunque escursionistiche, la guida non parla di arrampicate nè è richiesta attrezzatura particolare, ma il “facile” tecnicamente qui significa anche complesso, per l’orientamento, l’isolamento, la richiesta al lettore di mettersi in gioco abbandonando i sentieri convenzionali.