In occasione dell’ultima assemblea di Rete Montagna il prof. Davide Pettenellaè stato nominato presidente dell’associazione internazionale, nata nel 2000 a Belluno, che riunisce istituti, organizzazioni, centri di studio legati alla montagna in grado di raccogliere, coordinare, divulgare il patrimonio culturale delle varie esperienze associative; scopo della Rete è anche promuovere le opportune forme di confronto e aggiornamento reciproco di programmi e attività. Gli sono a fianco Roland Psenner (Universität Innsbruck), quale vice presidente e Ester Cason Angelini (Fondazione G. Angelini), quale segretaria generale; gli altri consiglieri sono: Andrea Omizzolo (EURAC), Oliver Bender (Institut für interdiziplinäre Gebirgforschung – IGF), Benedetta Castiglioni (Dip. DISSGeA – Università di Padova), Mauro Pascolini (Università di Udine), Viviana Ferrario ( IUAV Dip. Cultura del Progetto) e Mauro Varotto (SGI). Sono soci della Rete, oltre al già citato TESAF e al CAI rappresentato da S. Chiappin, anche il Research Centre of the Slovenian Academy of Sciences and Arts -ZRC SAZU; il CNR-IRPI Padov;, il “Polo Poschiavo” Val Poschiavo CH ; la Fondazione M. Giussani Bernasconi VA; la Società Alpina Friulana; l’ A.I.I.G.; l’ Associazione Aree Fragili con l’ Associazione “Dislivelli” TO e lo Slow Food Trentino Alto Adige.
Davide Pettenella è docente di politica ed economia forestale al Dip. Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università di Padova; il suo impegno è fortemente imperniato sulla didattica internazionale oltre che sulla ricerca scientifica. Ha promosso l’organizzazione di diversi Master e di un corso di dottorato nell’ambito del programma Erasmus Mundus, la creazione di Agronomi e Forestali Senza Frontiere (una associazione di volontariato che fa da ponte tra università e mondo della cooperazione internazionale); è co-fondatore dello spin-off universitario Etifor Valuing Nature, Società Benefit, membro onorario dell’international Forestry Students Association, ma anche vice presidente dell’Associazione Popoli Insieme.E’ membro del Consiglio Scientifico della Fondazione G. Angelini dal 2004. con la quale ha curato progetti di formazione per insegnanti e studenti oltre che di ricerca, su temi quali i servizi ecosistemici alpini, la tempesta Vaia, le trasformazioni del paesaggio montano, l’occupazione giovanile, in particolare con riferimento ai green jobs. Innumerevoli gli incarichi nel settore più strettamente forestale, basti qui ricordare che è membro dei due Comitati SCAR Bioeconomy e SCAR Forest presso la Commissione Europea e che in Italia è stato il coordinatore della Strategia Forestale Nazionale, è stato tra i fondatori del Forest Stewardship Council Italia ed è presidente del Cluster Italia Foresta-Legno. E’ membro inoltre dell’Accademia dei Georgofili, dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, dei Consigli Scientifici delle Fondazioni Symbola, Lanza, Alberitalia, METES, di Legambiente nazionale, dell’Istituto per la certificazione Etica e Ambientale e di AIEL.
Come presidente è impegnato nella preparazione del prossimo convegno della Rete per rinforzare il network tra le organizzazioni che promuovono la ricerca e le pratiche innovative per lo sviluppo della montagna. A breve verranno stampati gli atti del convegno del 2023 “Next Generation Mountains: le nuove generazioni nelle montagne del futuro prossimo” a cura di m. Pascolini, Forum ed.”.
testo e foto da FONDAZIONE GIOVANNI ANGELINI – CENTRO STUDI SULLA MONTAGNA