Cultura

PATAGONIA IL GRANDE SOGNO

IO E IL CERRO TORRE:
UNA PASSIONE AI CONFINI DEL MONDO

Ermanno Salvaterra

a cura di Mattia Fabris
prefazione di Reinhold Messner

La storia d’amore tra Salvaterra e la Patagonia inizia nei primi anni Ottanta del secolo scorso e da lì in poi si è rinnovata fino a tramutarsi in un vero e proprio progetto di vita. Nelle pagine di Patagonia, il grande sogno, edito da Mondadori Electa, il grande scalatore ripercorre le tappe salienti della sua avventura patagonica e racconta in presa diretta le sue ascensioni più importanti sul Cerro Torre – dal primo tentativo del 1982 all’invernale del 1985, dall’attacco alle pareti sud ed est fino all’impresa del 2005. Eppure, questo non è solo un libro di montagna, ma un viaggio nell’animo di un uomo guidato da un’incessante ricerca della bellezza. Una ricerca fatta di interminabili attese in parete, di speranze e delusioni, di gioie per la vetta raggiunta e di sconforto per un tentativo fallito. Lì, tra il granito verticale del “Grido di pietra”, tra il vento sferzante e il gelo della tormenta, Salvaterra è stato capace di trovare un senso alle cose, dilatando il tempo e donandogli un valore nuovo. Perché, per lui, in ogni arrampicata in quella terra magica ai confini del mondo non c’è solo il sapore della sfida e dell’impresa, ma anche la vertigine della scoperta e l’incanto di fronte alla maestosa grandezza della natura. Per questo motivo la sua storia, in un modo o nell’altro, riguarda tutti noi. Nessuno escluso.

 

ERMANNO SALVATERRA, tra gli alpinisti più noti a livello internazionale, ha legato la sua fama alla Patagonia e in particolare al Cerro Torre, una delle montagne più affascinanti e difficili da scalare.