Tra Otto e Novecento, Austria e Germania costituirono le mete per eccellenza dell’emigrazione dei cramârs (venditori ambulanti), dei tessitori carnici e di chi trovava occupazioni nelle fornaci. Gli uomini tornavano a casa nei mesi invernali con un gruzzolo in tasca e magari qualche ‘marza’ di melo o pero da innestare nel frutteto. In loro assenza, le donne mandavano avanti la famiglia, l’orto, il campetto, le bestie e i bambini….
Il passo di Monte Croce Carnico è stato uno dei principali itinerari percorsi dagli emigranti friulani verso quelle che venivano chiamate “Le Germanie”. Fornaciai, boscaioli, segantini, terrazzieri, manovali, cramars, andavano a lavorare oltre le montagne,e il paese di Timau era il luogo di passaggio pieno di posti interessanti da scoprire come hanno riscontrato gli scout coinvolti.
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