Partenza: Palmanova sede ore 6.30 – Paparotti ore 6.50
Dislivello: 1500 metri circa
Tempi di marcia: ore 7.00 – 8.00
Equipaggiamento: normale da escursionismo
Cartografia: Tabacco foglio 02
Accesso: Forni di Sotto
Itinerario
Dalla foresteria attraversiamo tutto il paese, giù per la cleve fino a Vico dove alla sua estrema periferia troviamo la strada asfaltata che scende al guado sul Tagliamento (m 690). Se siamo fortunati troviamo un ponticello di tronchi, se ciò non fosse l’attraversamento non sarà affatto agevole. Attraversato il Tagliamento inizia la strada sterrata (segnavia 364) che seguiamo fino ai Fienili Covardins (m 952). Continuiamo a seguire la sterrata per altri 5 minuti dove lasciamo la strada imboccando il sentiero, sempre il nr. 364, alla nostra sinistra, quindi attraversiamo il Rio Grande e subito dopo la briglia sul torrente Poschiadea. Passiamo vicino alla stazione di partenza della vecchia teleferica per il legname e continuiamo restando a sinistra del torrente fino in Rubarai, al bivio abbandoniamo il segnavia 364, proseguiamo diritti tenendo la Poschiadea alla nostra destra (nel frattempo ha mutato nome in rio Chiarescons). Il sentiero è segnalato ma ora è decisamente più ripido e selvaggio. Attraversiamo due volte il torrente: la prima volta risaliamo qualche centinaio di metri nel greto prima di ritrovare il sentiero sulla riva opposta, mentre la seconda volta ci abbassiamo di qualche metro, il sentiero sulla riva opposta non è facile da individuare. Saliamo in ambienti poco frequentati e selvatici arrivando ai piedi delle stupende pareti nord del Chiarescons, percorriamo tutta la fantastica valle dove è piuttosto difficile seguire il sentiero tracciato, ma la forcella Col della Valle, la vediamo quindi basta mirarla e andare (m 1820). Dalla forcella godiamo un bel colpo d’occhio. Dalla forcella saliamo a destra seguendo i bollini segnavia rossi, per gli erti prati alti del Chiarescons fino ad una paretina di due o tre metri, che presenta difficoltà alpinistiche molto contenute, superata l’asperità per un canalino ghiaioso raggiungiamo la prima cima (I° UIAA), seguiamo per la cresta, scendendo di un paio di metri sul versante sud fino alla cima contrassegnata dalla croce (m 2168).
Discesa
Si percorre a ritroso lo stesso itinerario della salita.