La sostanziosa parte storico-scientifica del patrimonio librario della SAF è depositata con comodato presso l’attuale sede di via delle Scienze della Biblioteca Scientifica e Tecnologica dell’Università di Udine. Essa consta di oltre 7000 opere monografiche acquisite in un secolo di storia a partire dagli anni ’70 dell’800, alcune anche di gran pregio, riguardanti le scienze naturali, opere storiche e classiche, rarità bibliografiche, annuari, oltrechè quasi 5000 miscellanee e opuscoli di vario genere. Inoltre circa 2750 carte geografiche anche antiche e quasi 400 testate di periodici per complessive 12000 annate.
Il patrimonio, catalogato in schede cartacee, è consultabile in loco rivolgendosi al Banco prestiti della Biblioteca o scrivendo a scienze@uniud.it. E’ in corso il progressivo riversamento nel sistema informatico di Ateneo, già visualizzabile sul medesimo sito universitario.
Notevolissimo interesse storico riveste anche l’archivio fotografico della SAF, 2424 immagini della montagna e della società friulana riprese fra il 1870 e il 1970, gestito dai Civici musei e gallerie di storia e arte di Udine. E’ possibile visionare on line tutte le foto del fondo digitalizzate, nella sezione Beni Fotografici del sito dell’IPAC, che gestisce il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia.
BIBLIOTECA SOCIALE “ARTURO FERRUCCI” La biblioteca della Società Alpina ha una storia ultracentenaria, nascendo nel lontano 1874 contestualmente alla fondazione della sezione friulana del CAI a Tolmezzo e all’uscita della prima pubblicazione periodica sociale (Dal Peralba al Canino, precursore di quello che dal 1890 diventerà il nostro In Alto). Di lì a poco, nel 1879 si istituisce la sede di Udine della Società Alpina Friulana, ed in essa prende a funzionare il Gabinetto di Lettura, che diventa in breve tempo punto di riferimento per l’universo culturale e scientifico friulano, e non solo nel settore alpino. La qualità delle opere – libri, periodici italiani e stranieri, atlanti e carte geografiche – è infatti di assoluto valore, non solo alpinistico ma anche e soprattutto scientifico e letterario, se pensiamo solo ai nomi dei primi presidenti dell’Alpina, docenti universitari di chiara fama come Giovanni e Olinto Marinelli, Torquato Taramelli, Pier Silverio Leicht, Ardito Desio, Michele Gortani. La biblioteca ha avuto una storia immancabilmente travagliata, soprattutto durante le due guerre mondiali, con prelievi “forzati” durante l’occupazione, bombardamenti, nonché trasferimenti di sede con traslochi incauti e problemi logistici vari. Con il secondo dopoguerra il patrimonio viene profondamente riorganizzato e la Biblioteca viene intitolata alla memoria del bibliotecario e alpinista friulano Arturo Ferrucci. Parallelamente, nell’impossibilità di impiegare le risorse economiche ed umane in un ambito così vasto, è andata esaurendosi la componente scientifica della biblioteca, che si è via via concentrata nella sfera alpinistica, più strettamente di sua competenza. Peraltro alla fine degli anni ’70, per ovviare anche ai cronici problemi di spazio e allo scopo di permetterne una più ampia consultazione, le sezioni storico-scientifiche del patrimonio, unitamente a tutta la cartografia, sono state trasferite all’Università di Udine, dove, nuovamente inventariate e in corso di catalogazione digitale, tutt’ora risiedono presso la Biblioteca Scientifica e Tecnologica. Nella sede sociale della SAF rimane consultabile tutta la parte alpinistica. Ulteriori notizie storiche sul sito dell’Università di Udine.