È dedicata a Gino Buscaini la copertina di In Alto, l’annuario della Società Alpina Friulana, giunto al 103° volume.
Fra gli autori Paola Del Din, Giovanna Durì, Ulderica Da Pozzo, Cristina Noacco, Mauro Pascolini, Antonio Massarutto, Furio Finocchiaro, Renzo Brollo, Toni Sirena, Roberto Simonetti, Franco Colussi, Giuseppe Muscio, Umberto Sello, Rino Gaberscik
La montagna, declinata nei suoi vari aspetti, è al centro dei saggi degli autori nelle 256 pagine stampate su carta ecologica certificata: la transizione energetica (Antonio Massarutto); le nuove generazioni e gli scenari globali e locali (Mauro Pascolini); la geologia con i paleolaghi (Furio Finocchiaro) e i fossili di Preone (Giuseppe Muscio), i paesaggi della odierna pastorizia transumante (Valentina De Marchi, Marta Pascolini, Marta Tasso) lo studio etnografico del patrimonio audiovisivo delle Valli del Torre (Dario Rizzo), la musica (Franco Colussi, Sandra Dolso), l’arrampicata (Roberto Simonetti, Giorgio Bianchi), la toponomastica (Ermanno Dentesano, Rino Gaberscik), la tutela dell’ambiente (Giovanni Sartore), le fortificazioni e i bunker (Paolo Blasoni), la fauna (Yannick Fanin, Lorenzo Gottardo, Giacomo Menta), gli alberi monumentali (Cristina Noacco), i viaggi a piedi e sugli sci (Silvia Rossi, Roberto Galdiolo), la narrativa (Renzo Brollo), l’illustrazione (Giovanna Durì).
La storia occupa una parte importante del volume. La Medaglia d’oro al valor militare della Resistenza Paola Del Din scrive del padre Prospero, che fu a capo delle leggendarie spedizioni alpinistiche dei soldati italiani prigionieri in India su cime inviolate dell’Himalaya durante la Seconda Guerra Mondiale. Un archivio di famiglia che mostra per la prima volta documenti, disegni e mappe originali, grazie agli studi della figlia Anna Carnielli. Lo storico Franco Colussi narra la genesi dell’inno dell’Alpina musicato da Arturo Zardini, omaggio al centenario della morte dell’autore di Stelutis Alpinis. Umberto Sello illustra la figura del maggiore degli Alpini Marco Tessari riscoprendo un poderoso archivio con immagini eccezionali. Sello ha anche ricavato dai giornali d’epoca il resoconto di una vicenda tragicomica accaduta a un gruppo di gitanti della Saf nel 1906 arrestati per spionaggio al confine austroungarico.
Una sezione è riservata al sessantesimo anniversario del disastro del Vajont, nella quale Toni Sirena fornisce il suo apporto di studioso e una riflessione di tragica attualità. Importanti anche i contributi fotografici, a cominciare da un cameo di Ulderica Da Pozzo sul suo ultimo lavoro dedicato agli stavoli.Come sempre, la sezione “In memoria” è dedicata a chi ci ha lasciato quest’anno. In particolare, Silvia Metzeltin firma un reportage nelle Valli del Natisone sulle tracce di monsignor Mario Qualizza, il prete alpinista scomparso lo scorso febbraio e Alessandra Beltrame ricorda la storica dell’alpinismo femminile Daniela Durissini.
Molto ricca anche la cronaca sociale con gli approfondimenti del Comitato scientifico (Marco Cabbai, Mariateresa Torresin), il focus sulle donne del Corpo regionale del soccorso alpino e speleologico e della Commissione escursionismo (Francesca Coccolo, Giorgio Di Giusto), l’esperienza del gruppo seniores (Elisa Cimmino), i contributi delle sottosezioni di Artegna, Palmanova, Pasian di Prato, San Daniele e Tarcento, con un grazie particolare a Mattia Pacorig per la preziosa collaborazione fotografica all’intero volume.
In Alto 103, il sesto della direzione di Alessandra Beltrame, si apre con l’editoriale del presidente SAF, Enrico Brisighelli, e con i saluti dedicati alla coralità del Club Alpino Italiano del vicepresidente generale Manlio Pellizon.
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