La montagna come luogo dell’anima e dello sviluppo sostenibile.
Società Alpina Friulana e Fondazione Friuli unite per promuovere la tutela della natura nel solco del Green Deal europeo.
La Fondazione Friuli sarà partner del progetto culturale e di divulgazione di valori e buone pratiche rivolte all’ambiente e in particolare alla terre alte della Società Alpina Friulana. In questo momento cruciale che stiamo vivendo, l’attività di formazione, sensibilizzazione, studio e ricerca che ha qualificato la SAF dagli esordi, diventa il fondamento di un nuovo inizio, il buon auspicio per la ripartenza.
La Società Alpina Friulana rinvigorisce la sua missione di studio e di difesa della montagna con una nuova prestigiosa partnership. Fondazione Friuli ha accolto l’invito a partecipare al progetto della Saf che si dedicherà a diffondere i valori di rispetto, frequentazione consapevole e difesa della natura. Questo in un momento storico particolare, nel quale il riscaldamento climatico è una tragica realtà e l’emergenza covid-19 ha mostrato la vulnerabilità dell’attuale modello di società. “Servono nuovi stili di vita, un uso rispettoso ed equilibrato delle risorse e un nuovo patto per l’ambiente” afferma il presidente della Saf Antonio Nonino. “La montagna, come luogo di purezza e biodiversità, deve essere al centro delle future politiche di sviluppo. Uno sviluppo che sia sostenibile, rispettoso dei luoghi, di chi vi abita, che riporti a vivere nelle terre alte, a frequentarle con rispetto e consapevolezza. Luoghi da salvare e da proteggere, in quanto fornitori naturali di nutrimento, benessere, bellezza”.
La Società Alpina Friulana, ecologista e ambientalista fin dai suoi valori fondativi che risalgono a quasi 150 anni fa, è in sintonia con le direttive del Green Deal, il piano per la sostenibilità lanciato a fine 2019 dall’Unione Europea che impone azioni in difesa della biodiversità. Un impegno rafforzato dai riconoscimenti Unesco di Riserva di Biosfera attribuito alle Alpi Giulie (giugno 2019) e dell’alpinismo come Patrimonio dell’Umanità (dicembre 2019), in quanto pratica rispettosa dell’ambiente e ispirata a principi di solidarietà e libertà.
Negli ultimi anni la Società Alpina Friulana ha vissuto un costante incremento di attività (oltre 200 all’anno, fra corsi, conferenze, attività culturali e uscite in ambiente) e di soci (2600), una tendenza condivisa con il Cai nazionale, a cui appartiene, che è la prima associazione di protezione ambientale d’Italia con oltre 320 mila soci.
Punti di forza e obiettivi dell’attività dell’Alpina saranno:
*la divulgazione della conoscenza delle terre alte e la formazione, ai fini di una consapevole e corretta frequentazione della montagna e della natura in generale;
*la valorizzazione del patrimonio storico del sodalizio, fondata nel 1874, composto di studi, ricerche, pubblicazioni, cartografia e materiale fotografico, in vista della celebrazione del 150° anniversario dalla fondazione, che avverrà nel 2024;
*la creazione di un comitato scientifico, che prepari un progetto di studio ed esplorazione legato al clima e alla biodiversità e ispirato alle spedizioni di cui la Società Alpina Friulana è stata protagonista nel passato, dall’Himalaya alla Turchia, dall’Africa alle Americhe, ma anche nelle nostre Alpi; il progetto sarà di rilievo internazionale e coinvolgerà la città di Udine e le sue istituzioni scientifiche
*una rinnovata attenzione all’alpinismo e all’escursionismo giovanile, per stimolare sempre più giovani alla vita all’aria aperta e al rispetto e difesa dell’ambiente;
*la pubblicazione del numero 100 di “In Alto”, la rivista che la Saf pubblica dal 1890, un numero speciale e da collezione, con firme prestigiose, che quest’anno si incentrerà sulle figure di Mario Rigoni Stern, di cui nel 2021 ricorrerà il centenario della nascita, dei friulani Ardito Desio ed Egidio Feruglio, di Livia Cesare, alpinista pioniera scomparsa 50 anni fa, con contributi, fra gli altri, di Silvia Metzeltin, Ulderica Da Pozzo, Sílvia Stefanelli, Daniela Durissini, Paolo Cognetti, Pietro Spirito, Renato R. Colucci, Umberto Sello, Tommaso Piffer, Renzo Brollo;
*Infine, fare di Udine, del Friuli e delle sue montagne un motore di cambiamento che stimoli e sperimenti un modello nuovo di sviluppo della società, mettendo al centro la montagna, come esempio di sostenibilità e bellezza.
La Saf ha un patrimonio storico, ideale e umano straordinario che vuole esprimere e valorizzare e punta ad aumentare la diffusione della conoscenza della montagna, della natura e delle buone pratiche di chi la abita, la frequenta e la protegge, attraverso pubblicazioni, incontri, conferenze, attività scientifica e di ricerca. Il sostegno della Fondazione Friuli non potrà che accrescere queste potenzialità.