Venerdì 9 febbraio il secondo appuntamento con la 34a Rassegna dei film e dei protagonisti della montagna proposta da SAF e Dopolavoro ferroviario all’auditorium Menossi. Inizio alle 21. Ingresso gratuito
ANGELO D’ARRIGO, L’UOMO CHE VOLÒ CON LE AQUILE SOPRA L’EVEREST. E UN VIAGGIO AL TERMINE DELL’INVERNO
È stato l’uomo che si è avvicinato di più al sogno di volare come gli uccelli, libero e senza motore. È salito sulla vetta dell’Everest, con un deltaplano argentato e con Gea, un’aquila nepalese alla quale ha restituito la libertà nei cieli del Tibet. Nel 2004 Angelo D’Arrigo ha compiuto un’impresa che nessuno ha più ripetuto, volteggiando a novemila metri sulla vetta più alta del mondo. Il deltaplano di quell’impresa è ora esposto al Museo della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e D’Arrigo, scomparso due anni dopo a 45 anni nella sua Sicilia per un banale incidente aereo, sarà per sempre ricordato come l’uomo uccello.
Questa meravigliosa avventura è rievocata nel film Flying over Everest (Volando sopra l’Everest) di Fabio Toncelli, un gioiello della Cineteca Cai che sarà proiettato venerdì 9 febbraio all’auditorium Menossi per la rassegna dei film e dei protagonisti della montagna proposta dalla Società Alpina Friulana e dal Dopolavoro ferroviario. Un film premiatissimo, così come quello che seguirà: Viaggio al termine dell’inverno, di Erik La Pied, nel quale si racconta la sopravvivenza degli animali in condizione estreme di neve nel Parco del Gran Paradiso. La troupe cinematografica resta imprigionata in Valsavaranche e da qui nasce l’avventura del film, raccontata in modo molto emozionante.
Le proiezioni cominciano alle 21, l’auditorium è in via San Pietro 60, nel quartiere di Sant’Osvaldo.
Alessandra Beltrame