Presentato il programma, un libro (download) di 110 pagine fra corsi, incontri e proiezioni. 2.500 soci a Udine e nelle sei sottosezioni
SOCIETÀ ALPINA FRIULANA, UN 2018 CON OLTRE DUECENTO APPUNTAMENTI
Si comincia venerdì con la Rassegna dei film della montagna: Ettore Castiglioni, alpinista e partigiano, raccontato nel pluripremiato “Oltre il limite”. Dal 2 marzo le lezioni di cultura alpina “Paesaggio Friuli” aperte a tutti
Oltre duecento fra lezioni, incontri, corsi, proiezioni, conferenze, serate divulgative. Così si presenta la Società Alpina Friulana nel 2018: un libro di 110 pagine, in distribuzione gratuita, che racconta le attività proposte per l’anno che è appena cominciato. Un bel bottino, non c’è che dire, per l’attivissima sezione del Cai di Udine, che vanta 2.500 soci nella nuova sede cittadina in via Brigata Re e nelle 6 sottosezioni (Artegna, Palmanova, Pasian di Prato, San Daniele, Tarcento e Tricesimo).
Si comincia venerdì 2 febbraio con il primo appuntamento della Rassegna dei film della montagna, che da 34 anni la Saf regala alla città. Si tratta di film selezionati dal Trento Film Festival e dalla Cineteca Cai, pellicole che difficilmente escono dai circuiti specializzati e che a Udine arrivano, grazie appunto alla Saf, con ingresso libero.
Alle 21 di venerdì all’auditorium Menossi di via San Pietro 60 a Udine, sarà proiettato “Oltre il confine. La storia di Ettore Castiglioni”, film di Andrea Azzetti e Federico Massa con Marco Albino Ferrari: uscito lo scorso anno, premiato ai festival di montagna di Trento, Sestrière e Milano, ricostruisce la storia dell’alpinista, partigiano, scomparso misteriosamente nel 1944. Adrenalina pura per la seconda proiezione: “L’uomo delle Tre Cime” in cui la telecamera segue Christopher Heinz nella leggendaria salita alla parete nord della Cima Grande senza corde e senza assicurazione in 48 minuti.
Seguiranno ogni venerdì pellicole dedicate all’alpinismo e alla vita nella natura, incontri con i protagonisti, ascensioni spettacolari. Come quella, drammatica, al Dhaulagiri in Argentina, in cui Guillermo Glass ripercorre la scomparsa del compagno di scalata Dario. Temi purtroppo attuali: è di alcuni giorni fa la tragica conclusione della salita al Nanga Parbat in Pakistan, con l’addio al polacco Tomasz Mackiewicz e la straordinario salvataggio della francese Elisabeth Revol. Vicende, così come i film dedicati a queste imprese, che ci interrogano sulle conquiste e sul limite, sul talento e sul destino.
Colpisce la quantità delle offerte e dei corsi nel libretto Saf, nato per volontà del suo presidente Antonio Nonino per far conoscere a soci e no tutte le opportunità che offre la sezione Cai, Oltre alle consuete attività escursionistiche e alpinistiche, i corsi di arrampicata, invernali e di alta montagna, ci sono da conoscere un patrimonio e svariate attività sociali e culturali. Per esempio, la biblioteca sociale, aperta su richiesta alla consultazione di tutti, con tremila volumi da fine Ottocento a oggi, manuali, guide e riviste; poi l’archivio fotografico, con documenti storici pregiatissimi. Oppure, la nuovissima app GeoresQ, gratuita per i soci, che permette di inviare richieste di soccorso ed essere trovati in caso di emergenza. Da scoprire sono anche la montagnaterapia e Tam, Tutela dell’ambiente montano, progetto rivolto a far frequentare e proteggere il paesaggio, soprattutto per i più giovani. E poi le lezioni di cultura alpina, vera chicca del programma, undici incontri a partire dal 2 marzo nella Sala eventi della Saf (via Brigata Re 29) sul tema “Paesaggio Friuli” con augusti relatori: Maurizio Buora, Marco Pascoli, Gian Paolo Gri e altri, con escursioni dedicate in Val Canale, Val Rosandra e Val Resia.
Per saperne di più trovate tutto sul sito della Saf www.alpinafriulana.it o fate una capatina in sede per portarvi a casa il programma 2018, assistere a uno dei tanti incontri e naturalmente iscrivervi.
Alessandra Beltrame