Teatro e montagna, prosegue la rassegna SAF e Dlf: Alpinisti sul palcoscenico

La compagnia (S)legati per la prima volta a Udine, venerdì in scena con La morte sospesa

“Tornate sani, tornate amici, arrivate in cima: in questo preciso ordine”. Le parole di Roger Baxter Jones sono per Mattia Fabris e Jacopo Bicocchi un’ispirazione. Entrambi alpinisti ed entrambi attori, formano l’unica compagnia teatrale che ha fatto dell’alpinismo una rappresentazione scenica. Arrivano per la prima volta a Udine con (S)legati, lo spettacolo che li ha rivelati, prodotto da Atir-Teatro Ringhiera. Saranno in scena venerdì 23 febbraio all’auditorium Menossi per la Rassegna dei film e dei protagonisti della montagna che si avvia alla conclusione (ultimo appuntamento 2 marzo).

(S)legati racconta l’incredibile storia vera degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates, una vicenda che divenne un libro e un film, La morte sospesa. C’è una cima da raggiungere, il Siula Grande, nelle Ande peruviane. C’è l’estenuante conquista della vetta. C’è la gioia dell’impresa riuscita. E poi, quando il peggio è passato, e la strada è ormai in discesa, c’è la vita che fa lo sgambetto. Simon è costretto a tagliare la corda che lo lega al compagno. Quell’atto estremo, però, salverà la vita a entrambi. (S)legati è la storia di un miracolo. Di un avventura al di là dei limiti umani, che Mattia Fabris e Jacopo Bicocchi riescono a rendere viva e reale sul palcoscenico. Uno spettacolo serrato, emozionante, due grandi interpreti che portano sul palcoscenico le emozioni, le passioni, l’amore per le vette, che può essere estremo, senza compromessi e perciò spietato, però anche sentimentale e umanissimo.

L’ingresso all’auditorium Menossi è libero, l’inizio è alle 21.

Venerdì 2 marzo l’ultima puntata della rassegna proposta dalla Società Alpina Friulana e dal Dopolavoro Ferroviario sarà con tre film selezionati  al Trento Film Festival, “Dhalaugiri, ascesa alla montagna bianca”, Tupendeo. Una montagna, due storie” e “Annapurna III. Unclimbed”. La descrizione dei film è scaricabile dal sito www.alpinafriulana.it.