ESCURSIONE ANNULLATA IN OSSEQUIO AL DPCM 24/10/2020
Sui monti del Canal del Ferro, caratterizzati da versanti ripidi, profondamente incisi da forre, disabitati, gelati d’inverno e arsi d’estate, fino agli anni ’60 ogni terrazzo naturale aveva una o più abitazioni rurali ove un po’ di agricoltura, pastorizia e animali da cortile consentivano una vita dignitosa, anche se spartana. Attualmente, invece, gran parte di quelle abitazioni sono abbandonate e gli orti e prati ora invasi dai noccioli. Tuttavia, ci sono alcuni montanari resilienti, che nel fine settimana o durante le ferie tornano a far rivivere le vecchie case e qualche orticello, come a Stavolo Belepeit (984 m), in magnifica posizione su un terrazzo esposto al sole e difeso a nord da una parete di roccia.
Ciò che rende interessante il sito dal punto di vista geologico, è che si trova sul lato occidentale di una profonda faglia attiva. È come se un gigantesco coltello incidesse il ripidissimo fianco meridionale della “Cueste Spiçade” (già il toponimo è significativo) e che sia attiva lo denota il biancore della roccia finemente fratturata dall’attrito e le varie tracce del sentiero che è stato spostato sempre più a monte, per poter attraversare il vertice del canalone. Magnifico panorama sulle Prealpi Giulie e Carniche.
Dislivello: +/-900 m
Durata: 6 ore
Coordinatori: Livio De Marchi e Renzo Paganello (UD CCD–Commissione Culturale e Divulgativa)
foto: calcarea.wordpress.com