In prossimità di uno dei tanti piani di faglia che fratturano e piegano le rocce della Val Dogna, una o più venute d’acqua convogliano verso una strada forestale, che scende al torrente, delle piccole sferule (massimo 5 mm di diametro) di colore giallastro o rossastro. Gli esperti le chiamano pisoliti, i locali “balìns”.
L’escursione ci porterà quasi alla sommità della vallata, lungo i sentieri di una delle zone più selvagge della nostra regione, alla scoperta di una piccola e sconosciuta meraviglia friulana.