Cultura

LE GROTTE E L’UOMO: LA PREISTORIA NELLE PREALPI GIULIE

Una Montagna di cultura” con la Società Alpina Friulana

LE CONFERENZE DEL CSIF
Venerdì 10 settembre, alle 21, Museo Friulano di Storia Naturale

“LE GROTTE E L’UOMO: LA PREISTORIA NELLE PREALPI GIULIE”
con
Paola Visentini e Giuseppe Muscio

 

Alla fine dell’Ottocento, sulla scia di quanto già da alcuni decenni avveniva nell’area classica del Carso, vicina ma allora parte dell’impero Austro-Ungarico, anche in Friuli si accende l’interesse per l’esplorazione delle grotte e lo studio del fenomeno carsico.

Da qui partirà “Le grotte e l’uomo: la Preistoria nella Prealpi Giulie”, conferenza di Paola Visentini e Giuseppe Muscio che si terrà venerdì 10 settembre alle 21 al Museo Friulano di Storia Naturale, primo appuntamento del ciclo “Le conferenze del CSIF”, a cura del Circolo Speleologico ed Idrologico Friulano per la rassegna “Una montagna di cultura” della Società Alpina Friulana inserita nella programmazione di UdinEstate 2021.

Dagli esordi della speleologia, in centocinquant’anni, sono oltre 800 le grotte conosciute nel settore prealpino orientale, dalle Valli del Torre sino a quelle del Natisone e dello Judrio, esplorate e inserite nel catasto grotte. Alcune sono semplici ripari, altre sistemi sotterranei complessi che si sviluppano per chilometri. 

Quasi contestualmente alla ricerca speleologica prendono inizio le ricerche preistoriche in grotta. Risalgono infatti al 1877 le prime indagini ad opera di Camillo Marinoni, a cui seguirà l’attività di Achille Tellini, Giovanni Battista De Gasperi, Egidio Feruglio, Francesco Musoni, Ardito Desio, soci del Circolo Speleologico e Idrologico Friulano e protagonisti della grande scuola geografica italiana di Giovanni Marinelli. 

La speleologia e la storia della ricerca preistorica in grotta si intrecciano in Friuli è il caso anche dei recenti dati raccolti al Riparo di Biarzo, cavità posta in comune di San Pietro al Natisone, dove si è potuto fare il punto sulle nostre conoscenze delle Valli a partire dalla fase più antica della Preistoria: da questo sito provengono infatti strumenti in selce, manufatti in osso, conchiglie forate e resti faunistici che sono stati sottoposti ad analisi diagnostiche allo scopo di ricostruire i modi di vita dei gruppi di cacciatori-raccoglitori che frequentarono le Valli a partire da 13.000 anni fa. 

Paola Visentini è direttrice del Museo Friulano di Storia Naturale; Giuseppe Muscio è geologo ed è stato fino a pochi mesi fa direttore dello stesso museo. L’appuntamento è per le 21 in via Sabbadini 32 a Udine negli spazi del Museo. Per partecipare è obbligatorio registrarsi sul sito della Saf e avere il Certificato Verde sanitario (Green Pass): www.alpinafriulana.it/eventi/

Ricordiamo che la rassegna proseguirà venerdì 17 settembre nella stessa sede e alla stessa ora, a tema “Grotte e acque in Friuli”, con relatori Franco Cucchi e Furio Finocchiaro del Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università di Trieste e componenti del Csif.

Infine, venerdì 24 settembre, alle 21, l’ultima conferenza sarà ospitata nella Sala Eventi della Società Alpina Friulana, in via Brigata Re 29: “Egidio Feruglio geologo: appunti per una biografia”, questo il titolo. Il relatore sarà Umberto Sello (Csif e Saf) che sta catalogando l’archivio del celebre studioso della Patagonia. 

La rassegna riceve il sostegno della Regione, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli.

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