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IL TEMPO E L’ACQUA

Tra i saggi che si occupano di crisi climatica, “Il tempo e l’acqua” rappresenta un genere nuovo e destinato a lasciare traccia. Pregio del potente libro di Magnason è riuscire a trasmettere la gravità della crisi climatica ancor più della migliore comunicazione scientifica.

Il libro narra i cambiamenti dei ghiacciai islandesi alla cui scoperta e mappatura è legata la storia della famiglia dell’autore.  Ghiacciai che entro 200 anni, con i trend di riscaldamento attuali, scompariranno per effetto della crisi climatica, ad iniziare dal ghiacciaio di Snæfellsjökull, un simbolo di identità nazionale, che sparirà entro 30 anni.  La terra raccontata è l’Islanda, archetipo di natura selvaggia e incontaminata ora minacciata dalla trasformazione indotta dai cambiamenti climatici e dalla rapace predazione dell’uomo sulla sua risorsa più preziosa: l’acqua nelle sue tante forme, come fiumi, laghi e ghiacciai.

La narrazione si stringe intorno a quei temi e valori essenziali che la crisi climatica sta mettendo a rischio: il legame con la propria  terra, il senso di appartenenza e i valori tramandati dalla famiglia,  vissuti attraverso quella memoria dei luoghi impressa con un’impronta indelebile nei ricordi dell’autore. Le trasformazioni in atto, narrate con dovizia di dati scientifici, accolgono metafore potenti come quella  dei “vasti spazi silenti degli dei” gli altopiani del centro-nord dell’Islanda, considerati sacri dalla mitologia norrena, e irrimediabilmente compromessi dall’industria estrattiva, simbolo della società dei consumi.

Figure evocate come la Vacca sacra, metafora di origine della vita come lo è il ghiacciaio che con le sue acque dà origine alla vita e alla fertilità,  ci ricordano come questi miti  colleghino terre lontane come l’Islanda, l’India e il Tibet, accomunate come tante altre terre dalle perturbazioni indotte dall’uomo sul ciclo dell’acqua, antico come i miti che ha generato.

Lo scopo della vita è rendersi utile, dice Magnason, così è stato per suo zio John, morto realizzando il sogno di salvare i coccodrilli dall’estinzione e di sua nonna Hulda, esploratrice e prima donna islandese a pilotare un aliante sopra il vulcano Hekla. Certamente il libro e l’appello di Magnason sono estremamente utili a ricordarci di agire con urgenza.

(Silvia Stefanelli)