Escursionismo

15 maggio 2016: anello del monte Lovinzola (1868 mt)

Partenza: Palmanova sede ore 7.00 – Paparotti ore 7.30

Dislivello: 1100 metri

Tempi di marcia: ore 6.30

Equipaggiamento: normale da escursionismo

Cartografia: Tabacco foglio 013

 

Accesso

Da Tolmezzo si esce in direzione di Verzegnis proseguendo poi per Sella Chianzutan dove si parcheggia sull’ampio piazzale a sinistra (m 955).

 

Itinerario

Dal parcheggio si individua sull’altro lato della strada l’inizio del sentiero CAI n. 806 che ci conduce a risalire un prato per poi entrare nel bosco. Si interseca quasi subito una strada forestale fuoriuscendo poi presso l’ultimo tornante della strada asfaltata che serve Casera Mongranda. Giunti presso la casera (m 1071) ci si trova alla diramazione principale (cartello): a destra ha inizio il segnavia CAI n.809 mentre in diagonale sopra la casera sale il segnavia n. 806 sul quale ora proseguiamo. La comoda mulattiera entra subito nel bosco iniziando a disegnare ampi tornanti che progressivamente ci portano verso sinistra. Poco prima dei 1300 m si attraversano alcune brevi radure ma sono necessarie ancora diverse svolte prima che il sentiero esca definitivamente sulle praterie superiori. Ad un bivio segnalato (cartello) si prosegue ancora lungo il CAI n. 806 verso Casera Val. Il sentiero guadagna ancora quota per poi iniziare un traverso ai piedi di grandi balconate calcaree. Si contornano una serie di balze rocciose che precipitano verso il fondovalle poi, aggirato un ultimo spigolo, il sentiero entra in una valletta erbosa per riprendere a traversare in quota verso Casera Val. Dopo una leggera contropendenza si giunge al dosso che ospita l’edificio principale di Casera Val (m 1661). Proseguendo ancora lungo il segnavia CAI n. 806, ci si innalza sopra la conca lasciando subito a sinistra la deviazione per il Monte Verzegnis. La direzione giusta è infatti quella che punta verso la Forcella Cormolina, dapprima in diagonale e poi direttamente verso la sella. Giunti sulla linea del crinale (m 1784) si abbandona definitivamente il segnavia CAI che scende nell’opposto versante per iniziare il lungo tratto di cresta che ci condurrà fino in vetta al Monte Lovinzola. Si prende quindi a destra (est), salendo direttamente lungo la facile dorsale erbosa. Oltrepassata una zona con roccette affioranti in breve si raggiunge la quota 1865 dove la cresta si allarga facendosi comoda e pianeggiante. Si scende ora per prati fino ad un avvallamento per affrontare una breve salita, leggermente più impegnativa per la presenza di un piccolo gradino roccioso. Dalla quota 1863 si scende aggirando qualche blocco calcareo ed una piccola prominenza che va evitata sul lato destro. Il successivo cimotto va invece traversato integralmente salendo lungo lo stretto filo di cresta e scendendo poi tra gli arbusti fino ad una insellatura. Si sale ora lungo una esile crestina erbosa, guadagnando l’ultima antecima prima della vetta principale. Subito dopo il punto più alto, il terreno si fa di nuovo agevole e con un traverso a destra il sentiero evita uno sperone roccioso per poi risalire direttamente per gradoni erbosi i pochi metri che ci separano dalla vetta del Monte Lovinzola (m 1868, piccola croce).

 

Discesa

Per la discesa ci si affaccia sul versante sud dove una traccia perde quota in direzione della pista di servizio della cava. Con attenzione si scende velocemente lungo il ripido pendio erboso raggiungendo la pista e quindi il crocevia poco più in basso (cartelli). Seguendo le indicazioni per il Colle dei Larici si sale a svolte innestandosi a sinistra sul sentiero che proviene dalla stazione della teleferica. Percorrendo piacevolmente la panoramica dorsale erbosa si arriva in pochi minuti sulla vetta del Colle dei Larici (m 1779). La prosecuzione del nostro itinerario si trova dalla parte opposta, lungo la cresta orientale, ancora larga e poco pendente. Ben presto però ci si trova sopra un tratto piuttosto scosceso che va evitato con una larga ansa sulla destra. Riguadagnata la cresta la si segue ancora per un tratto fino ad abbandonarla per scendere, ancora sulla destra, verso il raccordo con il sentiero che traversa più in basso. Si passa sopra un alto dirupo quindi ci si innesta per pochi metri sulla pista di servizio abbreviando il successivo tornante per prati. Abbandonata definitivamente la strada, si seguono le indicazioni per Sella Chianzutan riprendendo ad abbassarsi sulla destra lungo un pascolo sassoso. Dopo una breve macchia di faggio il sentiero raggiunge il bivio con il segnavia CAI n. 809. Lasciata a sinistra la prosecuzione per Casera Presoldon si piega a destra compiendo un lungo traverso sopra alti spioventi erbosi. Con un paio di larghe svolte il sentiero perde quota lungo queste ripide pendici quindi si orienta definitivamente nella giusta direzione rientrando al contempo nella boscaglia. Oltrepassato uno stagno la mulattiera esce sul ripiano di Casera Mongranda da dove utilizzeremo poi il medesimo percorso dell’andata.

 

Scarica la relazione in PDF