Partenza: Palmanova sede ore 7.00 – Paparotti ore 7.30
Dislivello: 1000 metri
Tempi di marcia: ore 6.00
Equipaggiamento: normale da escursionismo
Cartografia: Tabacco foglio 018
Accesso
Da Moggio Udinese risalire la rotabile della Val Aupa imboccando quasi subito a destra il bivio per Pradis. Dalla frazione si prosegue per Drentus e Virgulins facendo attenzione, dopo alcuni tornanti, alla deviazione a destra per il Rifugio Vualt. Dopo aver doppiato il costone del Masereit si sale ancora raggiungendo il divieto di transito (m 1055, comodo parcheggio sulla destra).
Itinerario
Dal piccolo spiazzo si imbocca il segnavia CAI n. 450 che prende a traversare alto sul vallone del Rio Alba. Quasi in falsopiano si passa al di sopra di un esteso franamento proseguendo poi in una faggeta. Dopo aver lasciato a destra la deviazione per Forcella Vidus si cala sul greto principale dove i segnavia scompaiono sostituiti da alcuni ometti. Si tratta di percorrere le ghiaie per poco meno di 200 m, ritrovando la traccia che prosegue sul versante opposto. Si risale ora con pendenza più sostenuta fino ad immettersi, intorno a quota 1200, in una ampia mulattiera che proviene da sinistra (segnavia CAI n. 428). Dopo aver oltrepassato il piccolo greto del Rio Pecol la mulattiera prende a salire con buona pendenza disegnando alcuni tornanti lungo un costone boscato. Esaurito questo tratto si esce allo scoperto alla base di una fascia rocciosa che il sentiero supera con alcune svolte. Poco dopo un passaggio scavato nella roccia taglia la parete rocciosa consentendoci di raggiungere terreno più agevole alla base di un pendio con mughi. Con una ultima serie di svolte, si risale la conca guadagnando in breve il dosso ove è ubicato il Bivacco Bianchi (m 1712). Dal bivacco si risale lungo il segnavia CAI n. 428 in direzione nord raggiungendo ben presto un crocevia. Tralasciare sia il ramo di sinistra sia il ramo di destra e seguire le rade segnalazioni dell’Alta Via CAI di Moggio che prendono a salire direttamente il pendio soprastante. Alcuni bolli e qualche ometto guidano a salire piuttosto rapidamente una china erbosa intercalata da lingue di ghiaia. Qualche gradino accennato sulle zolle erbose facilitano la risalita. Dopo un tratto su terreno friabile ed una successiva risalita tra mughi e roccette, si raggiunge l’aereo crinale del Monte Chiavals. Si percorre la cresta con attenzione, aggirando a sinistra alcune asperità. Giunti alla base del cimotto terminale ci si sposta ancora sulla sinistra guadagnando nuovamente il filo della dorsale. Ancora pochi metri e ci si ritrova sulla piccola vetta del Monte Chiavls (m 2098, libro di vetta).
Discesa
La prosecuzione si svolge ancora lungo l’Alta Via CAI di Moggio che scende in diagonale sotto la vetta sul versante ovest, raggiungendo la sommità di un inclinato pendio a zolle erbose miste a detriti. Da qui il sentiero ci riporta a destra verso il filo di un crinale lungo il quale ci si cala rapidamente mirando ad una piccola insellatura che separa il corpo della montagna da uno sperone roccioso. Dopo avere aggirato alcune asperità si guadagna infine la selletta detritica dove ci si innesta sul segnavia CAI n. 425. Su comodo sentiero, in leggera discesa, si taglia così tutto il versante occidentale del Monte Chiavals assecondando alcune pieghe fino a riaffacciarsi sulla conca del Bivacco Bianchi da dove utilizzeremo poi il medesimo itinerario della salita.