I SEGRETI DEL TAGLIAMENTO

Il Tagliamento (Tiliment in friulano) scorre per 178 chilometri dalle Alpi Carniche al Mare Adriatico ed è il fiume più lungo del Friuli Venezia Giulia. Nasce da una piccola sorgente vicino al passo della Mauria e per l’elevata qualità idromorfologica e l’unicità del suo ecosistema fluviale è definito “il re dei fiumi alpini”. È un corridoio ecologico che raccorda la regione alpina con il litorale friulano e veneto. È unico nel suo genere, perché ha mantenuto intatte le caratteristiche naturali del suo corso; la sua morfologia a canali intrecciati cambia continuamente a seconda del volume d’acqua trasportato e per questo regala un paesaggio sempre diverso. Il Tagliamento costituisce inoltre un’importante via per gli animali: con il suo habitat variegato e ricco di vegetazione, permette a molte specie di vivere indisturbate; nelle sue acque troviamo una ingente varietà ittica, mentre l’elevata biodiversità dell’ambiente favorisce la presenza di specie floristiche endemiche e di numerose Orchidaceae.

Per l’importanza delle sue caratteristiche, la Regione FVG ha intrapreso un percorso di candidatura del fiume Tagliamento a Riserva Mab (Man and Biosphere) dell’Unesco.
Il Comitato Scientifico della Società Alpina Friulana ha raccolto la preziosa collaborazione delle sezioni CAI rivierasche (San Vito al Tagliamento, Codroipo, Spilimbergo, San Daniele del Friuli, Gemona del Friuli, Tolmezzo e Forni di Sopra) per promuovere un percorso di conoscenza, studio e sensibilizzazione intorno al fiume. Il progetto, denominato “I segreti del Tagliamento”, si svolgerà nel corso del 2021 da aprile a ottobre con tre conferenze e sette escursioni naturalistico-culturali, guidate dagli esperti di ciascuna sezione nelle aree di loro competenza. Scopriremo così le caratteristiche del paesaggio, la storia naturale che lo ha formato e plasmato, le trasformazioni prodotte dall’uomo, le storie e le leggende che hanno intessuto le sue acque. Ci racconteranno del rapporto esistente tra gli elementi naturali e umani, che rendono il fiume un ambiente dinamico, vivo e vitale, in continua evoluzione.

Partecipano al progetto in qualità di esperti lo storico Angelo Floramo, i geologi Corrado Venturini (Università di Bologna), Alessandro Fontana (Università di Padova), Furio Finocchiaro (Università di Trieste), Maurizio Tondolo direttore dell’Ecomuseo delle Acque del Gemonese, Fulvio Genero direttore scientifico della Riserva Naturale Regionale del Lago di Cornino assieme alla cooperativa Pavees, Giuseppe Muscio direttore del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine. A tutti siamo riconoscenti per aver condiviso competenze ed esperienze e per la dedizione a questo progetto.

>>> scarica la locandina del progetto

 

 

Di seguito le uscite in ambiente in programma per il 2021:

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